Nel nostro Paese ci sono 92 squadre e oltre 700 atleti in una Lega che ha 25 anni di attività: l’esordio alla manifestazione di Cinque Cerchi
Come in ogni edizione dei Giochi Olimpici, anche quella di Los Angeles 2028 avrà delle importanti novità con l’aggiunta di cinque nuovi sport. Tra questi il Flag Football dove noi italiani siamo anche molto bravi. Partiamo dalla basi, di cosa si tratta?
Flag Football, le origini: come si gioca
Da ben 25 anni a Lega Italiana Flag Football organizza i campionati nazionali (92 squadre, sei campionati e 736 giocatori) e Andrea Gonnella, segretario generale dell’ente, a Repubblica ha definito il Flag Football lo sport di squadra più completo che abbia mai visto e anche molto mentale.
“La mancanza di contatto ti obbliga a lavorare sul tempismo, sullo studio dell’avversario. Potrebbe essere lo sport di squadra meno istintivo che esista. È questa la grande differenza con il football classico”, ha affermato.
La disciplina è nata come gioco che si fa praticare ai bambini per avere i fondamenti del football come presa e lancio, ma rubando una bandiera. Tutto sotto la guida di ex giocatori che hanno poi ripreso a praticarlo in questa versione “soft”.
La nazionale italiana è tra le prime sei del mondo e lo scorso anno ha visto la medaglia d’argento maschile dopo la sconfitta con gli Usa ai World Games, ossia le Olimpiadi degli sport non ammessi alle Olimpiadi.
E se il Covid ha messo a dura prova gli sport di contatto, in questo caso l’effetto è stato contrario e soprattutto per le squadre maschili c’è stata una grande crescita. I praticanti in cento Paesi al mondo attualmente sono circa venti milioni.
A parte le tante persone coinvolte nell’attività, ci sono altri motivi per cui questo sport entra nei Giochi Olimpici? Un’ipotesi è l’investimento della National Football League americana, la lega di football (che è anche la più ricca al mondo) che ha anche proiettato uno spot nel corso della pausa del Super Bowl, una delle più importanti vetrine commerciali al mondo. Probabilmente la Lega ha pensato che più persone si avvicineranno al football classico visto che ha la nomea (più che giustificata) di provocare danni celebrali in età anziana.