MARCHE – La Giunta regionale ha approvato i criteri per la concessione dei contributi per il rinnovo del parco autobus.
Lo stanziamento iniziale ammonta a circa 15 milioni e 413mila euro. Altri fondi saranno sbloccati nel corso del 2018. Ne dà notizia l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti. “Investiamo nel trasporto pubblico locale – informa Sciapichetti – cogliendo le opportunità offerte da varie linee di finanziamento che si stanno concretizzando in questo periodo. L’obiettivo è quello di dare continuità al servizio con un parco veicoli qualitativamente adeguato, riducendo l’indice di vetustà media dei mezzi, pari oggi a 14 anni. Prende avvio una nuova stagione di investimenti e rinnovo dei materiali rotabili del trasporto locale, attraverso risorse europee, nazionali e regionali. Ne beneficerà l’ambiente, la vivibilità delle città, il confort degli utenti, la qualità del servizio e la sicurezza”. Sulla base delle stime relative alla vecchiaia dei singoli parchi rotabili in funzione dei fondi attualmente attivati, si prevede una ripartizione per provincia di circa 4,59 milioni per Ancona, 1,517 milioni per Ascoli Piceno, 1,295 milioni per Fermo, 3,704 milioni per Macerata, 4,306 per Pesaro – Urbino.
Il riparto definitivo avverrà solo dopo le richieste di assegnazione da parte dei beneficiari. I destinatari dei contributi sono le aziende che gestiscono servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano, singole o associate, destinatarie dei corrispettivi regionali in base al programma triennale dei servizi vigente. La spesa massima ammessa a contributo varia in base alla lunghezza degli autobus. Il contributo pubblico varierà tra il 50% (fondi POR Fesr Marche a cui si aggiunge un 35% di prestito a tasso zero) e il 70% (fondi statali) della spesa ammissibile. Relativamente alla spesa ammissibile, in particolare si va dai 70mila euro per mezzi da cinque a 6,29 metri, fino ai 700mila euro per filobus autosnodati di lunghezza di circa 18 metri. Sono ammissibili a contributo anche i mezzi con non più di sei mesi di vita, in questo caso però i tetti di spesa saranno pari all’80% di quelli relativi ai mezzi nuovi. Nella concessione dei contributi verrà data priorità alle sostituzioni degli autobus più vecchi, che abbiano non meno di 15 anni. Particolare priorità verrà data alla sostituzione di quelli con più 20 anni di età.
Per poter essere ammessi a contributo i veicoli dovranno avere determinate caratteristiche antinquinamento, a cominciare, per i mezzi dedicati al trasporto urbano, da motorizzazioni alimentate a metano, elettriche o ibride, salvo che tali alimentazioni non permettano il loro regolare utilizzo per la particolare conformazione orografica dei luoghi d’esercizio. I mezzi dovranno essere dotati, tra l’altro, di dispositivi per disabili, di videosorveglianza e predisposti per il wi fi. La quota del costo d’acquisto degli autobus non coperta da contributo regionale rimarrà a carico dei beneficiari a titolo di cofinanziamento e non potrà essere coperta da nessun’altra forma di contribuzione pubblica.