MARCHE – 243mila case vecchie: 8 su 10 nelle Marche sono state costruite più di 35 anni fa.
Nonostante questo, il patrimonio immobiliare della nostra regione si conserva un po’ meglio rispetto alla media del Paese: il 16,8% degli edifici residenziali in Italia è in cattive condizioni a fronte del 14% marchigiano.
A fotografare lo “stato di salute” delle nostre dimore è l’Ufficio Studi di Confartigianato Marche che, analizzando i dati Istat, rileva come nella nostra regione siano 42.287 gli edifici residenziali in mediocre e pessimo stato di conservazione su un totale di 242.822 edifici costruiti prima del 1981. Ancona è la provincia con la quota maggiore di edifici residenziali vecchi (78,5%), segue Ascoli Piceno (78,3%), Macerata (78,2%), Pesaro-Urbino (77,5%) e Fermo (76,7%).
Nelle Marche, precisa lo studio di Confartigianato, si contano 367.633 edifici, il 26,9% nella provincia di Ancona, il 25% a Pesaro-Urbino, il 23,4% a Macerata, il 12,5% ad Ascoli Piceno e il restante 12,3% a Fermo. 311.624 e cioè quasi l’85% sono edifici residenziali –con 789.548 abitazioni. Gli edifici comprendono case unifamiliari, ville, villette, case a schiera, palazzine in complessi residenziali e condomini o palazzine con negozi o sedi di attività economiche. Ben il 77,9% degli edifici residenziali sono stati costruiti prima del 1981 ed hanno quindi 35 anni ed oltre di vita, quota superiore alla media nazionale (74,1%) di 3,8 punti percentuali, mentre le realizzazioni più recenti sono il rimanente 22,1%.
Le cattive condizioni delle case, oltre a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, contribuiscono a gonfiare la bolletta energetica delle case. Secondo la rilevazione di Confartigianato, infatti, il comparto residenziale determina il 28,8% dei consumi finali di energia. Più di quanto assorbono i trasporti su strada (27,7%) e l’industria (22,7%).
La spinta a migliorare la condizione delle abitazioni arriva dai bonus fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico previsti dalla legge di Stabilità. “E’ indispensabile – sottolinea Davide Francinella presidente regionale di Anaepa Confartigianato– rendere stabili e permanenti, nella misura indicata nella legge di Stabilità 2016, gli incentivi fiscali che consentono di raggiungere più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio ed efficientamento energetico e difesa dell’ambiente, rilancio delle imprese delle costruzioni, emersione di attività irregolari”.