CAMERINO – Sopralluogo presso la Casa circondariale di Camerino per avere una fotografia precisa della situazione carceraria marchigiana.
Presenti l’Ombudsman, Andrea Nobili, dalla Vicepresidente del Consiglio regionale, Marzia Malaigia, dall’assessore Angelo Sciapichetti e dai consiglieri Elena Leonardi e Sandro Bisonni. L’incontro rientra nell’ambito delle iniziative promosse dallo stesso Ombudsman e dalla Presidenza dell’Assemblea legislativa“In tutte le visite effettuate fino ad oggi – sottolinea Andrea Nobili – è stata registrata una significativa attenzione da parte dei consiglieri regionali rivolta ad approfondire la conoscenza delle diverse realtà, prendere atto delle criticità, dove sono presenti, e porre in essere le misure più adeguate per risolverle. Prova ne sia la mozione recentemente approvata in Consiglio, presentata dal Presidente Mastrovincenzo e che, anche attraverso gli emendamenti proposti da altri consiglieri, affronta un ampio ventaglio di problemi da sottoporre all’attenzione del competente Ministero”.
La Casa circondariale di Camerino si trova all’interno del complesso conventuale di San Francesco, con una parte già attiva agli inizi del ‘900. In base a dati aggiornati, nell’istituto ci sono attualmente 51 detenuti (di cui 6 donne) a fronte di una capienza regolamentare pari a 41 posti. Gli agenti di polizia penitenziaria attivi sono 32 (in pianta organica 46, assegnati 35) ed è previsto un solo educatore. Nel report dell’ottobre scorso, predisposto dall’Ombudsman, veniva evidenziata la presenza di barriere architettoniche e la mancanza di locali per le visite dei bambini e dell’ufficio per i colloqui domenicali.
Il consigliere Elena Leonardi focalizza l’attenzione sulla situazione della polizia penitenziaria e degli operatori della sicurezza. “Il mio emendamento alla mozione Mastrovincenzo, sottoscritto da tutte le opposizioni – sottolinea – intende sostenere il miglioramento delle condizioni di vita e di servizio di queste importanti figure. I continui tagli alla spesa per i corpi di polizia, hanno creato diverse difficoltà, come la mancanza di alloggi per chi viene da fuori sede: lo Stato non sostiene più gli affitti per gli agenti di polizia penitenziaria”.
Il capogruppo di Fdi fa presente, inoltre, che l’emendamento presentato e approvato“servirà a portare all'attenzione del Governo le criticità presenti nel sistema di vigilanza e sorveglianza, indicendo una Conferenza di Servizi per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno degli istituti penitenziari marchigiani. I tagli del Ministero hanno messo a rischio il turnover delle forze dell'ordine, Agenti di Polizia Penitenziaria compresi.Con una popolazione carceraria in crescita occorre supportare concretamente gli stessi agenti in servizio”.
Da ultimo, la Leonardi ribadisce che provvedimenti come l’amnistia e l’indulto non possono essere considerati una soluzione ai problemi delle carceri italiane.