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Onore al maresciallo Sergio Piermanni

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di Emanuele Trementozzi
CIVITANOVA –  Civitanova rende onore al maresciallo Sergio Piermanni e sul lungomare, a lui intitolato, sfilano emozioni e ricordi.

Ricordi che volano a quel lontano 18 maggio 1977, quando Piermanni fu ucciso durante un conflitto a fuoco con una banda di malviventi nei pressi della stazione cittadina. Così oggi, esattamente 40 anni fa dalla sua morte, l'Arma, le associazione di combattenti e volontari, polizia, autorità e cittadini si sono ritrovati per celebrare il loro eroe. C’erano il generale dell’arma Tullio Del Sette, il generale Salvatore Favarolo comandante della Legione Carabinieri delle Marche, il comandante provinciale dei carabinieri Stefano Di Iulio, il comandante della compagnia carabinieri di Civitanova Enzo Marinelli. Ma c’erano anche la vedova di Piermanni, Giovanna Paolone, con i figli Alessandro e Dominique, la vedova dell'appuntato Alfredo Beni, Elena Cecchini, con i figli Filippo, Francesca ed Emanuele. C'era il generale Rosario Aiosa, ferito nella tragica sparatoria in cui persero la vita i suoi colleghi, ed Angelo Albanesi. Tra i presenti anche l'ex capitano Domenico Candelli, accorso a Civitanova per la celebrazione e accolto con grande calore da tutti, a testimonianza di un ottimo lavoro svolto sul territorio.

Ad aprire la sfilata, il Tricolore di dieci metri di Pollenza seguito dalla Fanfara e dalle bandiere della sezione civitanovese dell'Associazione carabinieri e dell'Unuci. Dietro, la Medaglia d'oro unione mutilati di servizio, poi le bandiere delle sedi dedicate a Piermanni dei comuni di Montegranaro, Matelica, Monte San Giusto, Belvedere Ostrense, Ripatransone, e dietro questo schieramento le bandiere intitolate all'appuntato Beni: comuni di Porto San Giorgio, Fiuminata, Petritoli, Sant'Elpidio A Mare, Urbisaglia. A seguire le rappresentanze della Polizia di Stato, Guardia di finanza, Bersaglieri, Marinai, Cavalleria, Alpini, Croce Verde, gruppo volontari in divisa operativa, protezione civile, gruppo Benemerite.

Alle 18 l’inaugurazione del busto di bronzo. “Questa giornata – ha detto il sindaco Tommaso Corvatta –  è un ennesimo atto di fede e di speranza costruito piano piano per ricordare il sacrificio e i valori di cui Piermanni è portavoce, vale a dire la dedizione, l'attaccamento, il sacrificio. Non poteva esserci posto migliore, in riva al mare, in un luogo che guarda l'orizzonte, per celebrare quelli che oggi sono i nostri valori di accoglienza, solidarietà e fratellanza. Civitanova ha dato accoglienza e oggi Piermanni, da questo luogo dedicato alla sua memoria, vigilerà sempre su di noi testimoniando che da qui passa l'apertura, la speranza per chi ha bisogno, e la nostra mano tesa ad aiutare chi ci chiede aiuto in nome della fratellanza".

Poi gli interventi dell'ispettore regionale dell'Associazione nazionale Carabinieri Tito Baldo Honorati e del presidente nazionale Anc Libero Lo Sardo: “Il primo pensiero è per la vedova Giovanna Paoloni, donna che tutti noi guardiamo con rispetto ed ammirazione. Mi sono chiesto spesso cosa abbia provato il maresciallo Piermanni, quando quel giorno è andato a rischiare la vita – ha detto Lo Sardo – Avrà provato i pensieri di un uomo e di un carabiniere, che onora sempre il suo dovere nei confronti della comunità per la quale presta servizio”.  Emozionato lo scultore Nazzareno Rocchetti: “Ho realizzato quest'opera con il cuore, con vero trasporto per una persona straordinaria il cui ricordo rimane vivo”.

Un sentito messaggio, quello del generale e comandante nazionale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, che ha detto di sentire come “un privilegio presenziare a cerimonie così partecipate e sentite e poter rappresentare l'Arma. Deve essere un orgoglio per tutte le genti marchigiane avere avuto uomini come Sergio Piermanni ed Alfredo Beni. La nutrita presenza oggi di altri rappresentanti delle istituzioni è da un lato la testimonianza di forte ammirazione verso la figura di Piermanni, ma anche dei sentimenti che ci uniscono nell'intento di protezione della gente. Ringrazio il sindaco, per ciò che ha fatto oggi e in passato e per le parole importanti che ha pronunciato. In particolare sottolineo il riferimento ai terremotati. Anche molti carabinieri hanno subito le conseguenze del sisma. Noi abbiamo perso ben 28 strutture, le nostre caserme sono state sostituite con moduli provvisori ed abbiamo ripreso quasi con normalità il nostro lavoro, che non si è mai interrotto. Ma per tante famiglie quella normalità è ancora lontana. Mi congratulo per la scultura, che oltre a riprodurre con maestria le fattezze di Piermanni, lo rappresenta con uno sgardo bello, profondo, umano e penetrante. Una parola anche alla vedova del maresciallo, una donna che fa onore a tutte le famiglie dei carabinieri”.

Al termine, il corteo si è spostato al varco sul mare all'area ex ente fiera, per le messa solenne officiata dall'arcivescovo di Fermo Mons. Luigi Conti. In serata, la magica l'atmosfera dell'area ex Ente Fiera, con un concerto diretto magistralmente dal Maestro Maresciallo Danilo Di Silvestro, al quale ha preso parte il celebre tenore Piero Mazzocchetti, apprezzato con un lungo e sentito applauso per l'interpretazione del Nessun Durma e di O' Surdato 'nnammurato.

 

 

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