CIVITANOVA – Percentuale tra fatture pagate e quelle ricevute: il Comune di Civitanova Marche è al 22 posto dell’elenco delle Amministrazioni pubbliche.
E al nono delle amministrazioni comunali e al primo di quelle delle Marche dal punto di vista dei pagatori (avendo un rapporto percentuale tra le fatture pagate e quelle ricevute pari al 100% che testimonia un monitoraggio attento delle stesse e un’attenzione al loro regolare e integrale pagamento attraverso una gestione attiva della Piattaforma dei Crediti Commerciali).
Dai dati pubblicati sul sito del MEF risulta che il comune ha ricevuto nel 2017 ben 4.834 fatture per un importo di € 22.856.681,79, pagate per un totale liquidabile di € 18.129.252,35.
Tale risultato è stato ottenuto con una riorganizzazione dell’assegnazione telematica delle fatture che oggi pervengono, contestualmente alla protocollazione, direttamente ai centri che hanno ordinato la spesa e quindi razionalizzando il controllo sulle fatture ed evitandone la dispersione tra gli uffici. Inoltre in caso di ritardo nel pagamento, oltre il termine di scadenza, si attiva un sistema mirato di alert con segnalazione delle fatture scadute per attivare le liquidazioni.
Si tratta di un primo importante risultato che pone le basi per nuovi obiettivi di riduzione dei tempi di pagamento delle fatture rispetto alla loro data di ricevimento. Analizzando i dati delle fatture del III trimestre 2018 si evince che rispetto all’intero 2017 si è passati da un tempo medio di 74,65 ad un tempo medio di 57 giorni.
“Sono molto soddisfatta per i risultati conseguiti, che arrivano da un lavoro impostati negli anni precedenti. Nello specifico, per quanto riguarda i risultati conseguiti nell’anno 2018, il primo interamente dell’Amministrazione Ciarapica – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Roberta Belletti, i meriti vanno all’organizzazione che gli uffici si sono dati e alla maggiore sensibilità della Giunta su questo aspetto che testimonia l’impegno e l’attenzione che la nostra Amministrazione ha nei confronti delle imprese che hanno diritto ad avere certezza sui tempi di pagamento”.
Come noto, le pubbliche amministrazioni sono tenute a pagare le proprie fatture entro 30 giorni dalla data del loro ricevimento. Il rispetto di queste scadenze è un fattore di cruciale importanza per il buon funzionamento dell’economia nazionale e rientra nel rispetto delle direttive europee in materia di pagamenti dei debiti commerciali. Negli ultimi anni, anche grazie all’introduzione della fatturazione elettronica, obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni dal 31 marzo 2015, il numero delle pubbliche amministrazioni che paga i fornitori con tempi medi più lunghi di quelli previsti dalla normativa vigente si è sensibilmente ridotto.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze svolge un ruolo primario nel monitoraggio costante e puntuale del processo di estinzione dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni, attraverso l’utilizzo del sistema informatico denominato Piattaforma dei crediti commerciali (PCC) che rileva le informazioni sulle singole fatture ricevute dalle oltre 22.000 amministrazioni pubbliche registrate.
La Piattaforma acquisisce in modalità automatica, direttamente dal Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate (SDI), tutte le fatture elettroniche emesse nei confronti delle PA e registra i pagamenti effettuati e comunicati dalle singole amministrazioni. Queste informazioni, tuttavia, potrebbero non essere complete: infatti, non tutti gli enti pubblici sono attivi nella comunicazione dei dati di pagamento. A questa carenza, che impedisce di avere una visione esaustiva del ciclo delle fatture, si è posto rimedio con lo sviluppo del SIOPE+, un sistema informativo che permette l’acquisizione automatica dei dati sui pagamenti (vedi sezione "Alcune considerazioni sui dati").
Per ciascuna amministrazione pubblica, sulla base dei dati comunicati, sono stati elaborati, per il 2017, alcuni indici riguardanti:
• il rapporto percentuale tra l’importo pagato e l’importo complessivo delle fatture ricevute;
• la media dei tempi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrente tra la data di emissione della fattura e la data di pagamento, ponderata con l’importo della fattura (si ricorda che per le fatture elettroniche, la data di emissione coincide con la data di invio);
• la media dei ritardi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrenti tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento, ponderata con l’importo della fattura (questo valore può essere negativo, se la fattura viene pagata in anticipo; si precisa che la data di scadenza del debito, se non espressamente indicata nella fattura, è calcolata in base alle norme vigenti a decorrere dalla data di emissione).