PALLANUOTO – La fase semifinale del campionato nazionale under 20 maschile ha espresso i suoi verdetti, designando le otto squadre – due per girone – che accedono alla Final Eight.
Per la Vela Nuoto Ancona, inserita nel girone che ha giocato a Milano, la soddisfazione di essere giunta al terzo posto, dunque tra le prime dodici d'Italia. Sorprendendo molti addetti ai lavori, forse perché negli ultimi anni la società dorica non aveva presentato una squadra per questa categoria.
Il tecnico Igor Pace ripercorre il cammino milanese, non senza qualche spunto su cui riflettere: “Siamo andati bene, tutto sommato. Ce la siamo giocata alla pari con Bogliasco e Posillipo, squadre che vantano giocatori che sono già con Sandro Campagna. Un sorteggio sfortunato, contro il Bogliasco la mattina e contro il Posillipo al pomeriggio: avremmo potuto giocarci la seconda partita con qualche energia in più”.
Quindi Igor Pace entra nel dettaglio: “Però per tutti siamo una sorpresa, quando ce la giochiamo alla pari, e questa cosa ha stancato. Succede in serie B, specie nelle ultime giornate di campionato, e ho già ribadito che non vedo perché non dovremmo sempre dare il 100% in acqua, succede anche sulle ribalte nazionali come questa dell'under 20, dove c'è ancora chi si stupisce che ci presentiamo con una squadra competitiva. Eppure sono anni che arriviamo alle finali nazionali. Potevo capirlo nel 1995, ma adesso basta. Disputiamo campionati nazionali, abbiamo atleti nelle nazionali giovanili, però ci sottovalutano. E soprattutto manca la dovuta attenzione nei nostri confronti, come se alla fine ciò che conta è che passino le squadre che dovevano passare. Sì, i complimenti fanno piacere, ma alla fine si sono qualificate le squadre favorite, figuriamoci che succede se portiamo via il posto a qualcuno”.
Infine l'analisi della performance: “I ragazzi si sono comportati tutti benissimo. Santini ha giocato un torneo strepitoso, aiutato da una squadra concentrata e che ha difeso molto bene. Nei numeri siamo stati la migliore difesa, e in attacco non abbiamo certo demeritato. Peccato sia stato un torneo duro, tra calottine stracciate e occhi neri, con tanta fisicità. Che non rispecchia le nuove direttive, anche su questo ci sarebbe da discutere. Abbiamo espresso un buon gioco, abbiamo vinto bene con Padova e Bergamo, come con Roma. Adesso i programmi sono quelli di continuare a lavorare d'estate, per non restare troppo fermi. E per farci trovare pronti per la prossima stagione”.