Un ragazzo di 16 anni è morto in ospedale a Parma, dove era stato trasportato d’urgenza domenica sera in seguito ad un incidente in scooter.
Dopo giorni di ricovero in ospedale, è stata dichiarata, nel pomeriggio di ieri, la morte celebrale del ragazzo di soli 16 anni che domenica sera era rimasto coinvolto in un terribile incidente stradale a Parma.
Il giovane era in sella al suo scooter quando, per cause ancora da accertare, si è scontrato con un altro ciclomotore, condotto da un ragazzo. Entrambi sono finiti sull’asfalto e successivamente trasportati in ospedale: il 16enne è stato sottoposto ad un delicato intervento, ma ogni sforzo per salvarlo non è servito a nulla.
Parma, incidente in scooter: Matteo muore in ospedale dopo due giorni di agonia
Sotto choc la comunità di Castelnovo Sotto, in provincia di Reggio Emilia, per la morte di Matteo Botti, il ragazzo di 16 anni che domenica sera, 7 maggio, era rimasto coinvolto in un incidente stradale a Parma.
Matteo, secondo le prime ricostruzioni, come riporta la redazione de Il Resto del Carlino, viaggiava a bordo del suo scooter lungo via Muratori, nella zona di via Sidoli. Per cause ancora da determinare, il mezzo a due ruote è entrato in collisione con un altro ciclomotore, su cui si trovava un suo coetaneo. Dopo il violento impatto, i due adolescenti sono finiti rovinosamente sull’asfalto.
Immediato l’intervento sul posto del personale medico del 118 che ha trasportato i due ragazzi in ospedale. Matteo è stato trasferito al Maggiore di Parma, dove è arrivato in condizioni disperate: i medici lo hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e provato a tenerlo in vita. Purtroppo, non c’è stato nulla da fare: nel pomeriggio di ieri, martedì 9 maggio, è stata dichiarata la morte celebrale. L’altro ragazzo, scrive Il Resto del Carlino, non sarebbe in pericolo di vita.
A condurre le indagini sul sinistro gli agenti della Polizia Locale del capoluogo di provincia emiliano che ora stanno cercando di chiarire la dinamica e le cause.
I genitori del 16enne hanno già dato l’autorizzazione per l’espianto e la donazione degli organi che salveranno altre vite. Intanto la comunità di Castelnovo Sotto si è stretta ai familiari.