Qual è il miglior metodo per conservare le patate? Meglio fuori o in frigo? Tutte domande che prima o poi necessitano di una risposta.
La patata è un ortaggio amidaceo, apparentemente insipido ed economico che può essere cucinato in tutti i modi possibili e immaginabili: bollito, al vapore, al forno o fritto, e servito in sformati per la colazione, contorni e persino pagnotte di pane leggero e arioso. Molti sono i suoi utilizzi per questo è necessario imparare come conservarla al meglio ed evitare di gettarla nel secchio dell’umido.
Molti, per evitare di far sbocciare i tipici germogli o che diventino verdi, conservano le patate in frigorifero. Tuttavia potrebbe non essere la scelta più adatta a causa dello zucchero.
Conservare le patate in frigorifero, a basse temperature, non è la scelta ideale consigliata poiché gli amidi naturali della patata si trasformano in zuccheri. Questo non solo ne altera il sapore ma innesca anche un altro processo. Le patate contengono zuccheri riducenti che sono i responsabili della doratura durante la cottura ad alte temperature. Questi zuccheri, combinati con altri aminoacidi, creano l’acrilammide, una sostanza tossica e potenzialmente cancerogena.
Per ridurre al minimo la formazione di questo pericoloso elemento, oltre che a non bruciare le patate turante la cottura, esse vanno conservate in un luogo al buio, fresco e ben arieggiato. In questo caso una cantina, o una dispensa, sono i luoghi ideali per conservare le patate. Se non si ha la possibilità di utilizzare questo tipo di stanza, meglio acquistare una quantità tale di patate che poi venga subito utilizzata nella preparazione e consumata, senza quindi eccessi.
L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), raccomanda di lascare in ammollo nell’acqua le patate sbucciate per almeno 30 minuti prima di procedere per la cottura. Questo passaggio aiuta a ridurre maggiormente i livelli di acrilammide.
Sostanzialmente, le patate, andrebbero acquistate solamente per la quantità utilizzata oppure conservate in un luogo buio e fresco ma non in frigorifero per evitare la formazione di acrilammide ed evitare che le patate assumano un sapore dolciastro a causa degli amidi.