Un noto marchio di patatine è stato ritirato dai negozi, una sostanza tossica trovata tra gli ingredienti, fai attenzione.
Le patatine in busta sono uno dei cibi più utilizzati per preparare aperitivi, sia nei bar che in casa si associano perfettamente a questo momento. Con la bella stagione diverse persone possono anche comprare un pacco di patatine e mangiarlo in giro godendosi il sole.
I maggiori fan delle patatine tra l’altro sono i bambini che talvolta tendono a consumarle anche in dosi eccessive, e troppo frequentemente. Le patatine infatti non rientrano tra gli alimenti più salutari da ingerire quotidianamente, si tratta di uno sfizio da potersi concedere una volta ogni tanto.
È infatti fondamentale non abusarne ed evitare, sarebbe inoltre preferibile scegliere le marche con ingredienti light e contenuti ridotti di grassi saturi e di sale. Tra l’altro bisognerebbe sempre controllare gli ingredienti e scegliere il prodotto che contiene meno sostanze in generale.
Patatine ritirate dal commercio, ecco di quale marchio si tratta
Il prodotto in questione che sarebbe stato ritirato dai negozi sarebbe la patatina fritta Amica Chips gusto ortolano, uno dei marchi più famosi sul mercato. Alla base del ritiro ci sarebbero elevati contenuti di acrilammide.
L’acrilammide è una sostanza potenzialmente cancerogeno se consumata in dosi massicce, si tratterebbe di un ingrediente chimico che si va a formare all’interno dei cibi ricchi di amido. Questa sostanza si genera quando gli alimenti vengono cotti ad alte temperature potremmo ritrovarne dosi eccessive nei cibi fritti o cotti in forno oltre 120°. Il sapore che andrebbe a conferire ai cibi che la contengono, sarebbe quello di un prodotto abbrustolito.
Il cibo per eccellenza in cui si può trovare è soprattutto nelle patatine ma talvolta potrebbe capitare di trovarne anche nel pane, nel caffè e in altri prodotti da forno. Le patatine in questione sarebbero state prodotte da Yellow Chips B.V., in particolare nello stabilimento che si trova nei Paesi Bassi. Dopo la scoperta è stato chiesto ai consumatori di riportare il prodotto presso il punto vendita nel quale lo avevano acquistato.
A mandare l’allarme è stato il ministero della salute, l’azienda si è occupata immediatamente gli ritirare i prodotti pericolosi dai supermercati l’augurio è che in futuro non si ripetano episodi del genere.