DESIGN – Scegliere il tipo di pavimentazione per gli esterni della propria attività è un’operazione che deve prendere in considerazione costi e benefici.
Si tratta sempre infatti di scelte che impattano sull’utilizzo che vogliamo fare dei nostri spazi, a prescindere dalle differenze estetiche. Non tutti i contesti necessitano di uno stesso tipo di superficie, si pensi alla differenza fra un supermercato e un agriturismo, tanto per fare un esempio. Ogni utilizzo impatta sulla nostra attività, vediamo allora di districarci fra le due opzioni più comuni: resina e ceramica.
Differenze di stile.
La ceramica viene sempre in forma di mattonelle con la tradizionale “guida”, il solco che si crea fra le singole mattonelle e che serve per lo scolo dell’acqua. Per un locale tradizionale che non subisce l’usura, come appunto un agriturismo o un ristorante situato in un edificio, la ceramica aggiunge un tocco di tradizione e rende grazia al contesto. La resina al contrario viene distesa omogeneamente, solitamente con una pressa o una spatola e non mostra solchi ma è omogenea. Può sembrare più spartana come soluzione ma esistono oggi resine di qualità che possono essere personalizzate in termini di colore e di consistenza. In questo modo è possibile fare sì che pavimentazione in resina e contesto siano perfettamente in sintonia a livello di stile. Nel caso di aeroporti o centri commerciali spesso si opta per la resina proprio per questioni di immagine in quanto la ceramica si consumerebbe ma le scelte stilistiche svolgono comunque un ruolo fondamentale. Infatti, oltre allo stile notiamo come la resistenza sia il fattore discriminante principale.
Resistenza all’usura e agli agenti atmosferici.
Se non abbiamo problemi di usura, come capita nella maggior parte degli edifici residenziali, allora possiamo muoverci come meglio crediamo: solitamente si sceglie la resina per le case in stile moderno e la ceramica per le case più tradizionali. Nei casi dove le pavimentazioni sono sottoposte a sollecitazioni costanti il discorso cambia. La resistenza delle materie prime polimeriche con cui vengono create le pavimentazioni in resina è difficilmente eguagliabile dai materiali tradizionali come la ceramica o addirittura il cemento. Questi subiscono tanto gli agenti atmosferici, raggi UV inclusi, quanto i veicoli o le persone che costantemente ne fanno uso. Un supermercato non potrà scegliere la ceramica a prescindere dalle questioni di stile e lo stesso vale per gli interni ed esterni di aziende, centri commerciali, aeroporti o stazioni. Se utilizzati all’esterno, gli altri materiali scoloriscono sotto i raggi del sole mentre se utilizzati all’interno potranno mantenere la stessa intensità di colore ma subiranno inevitabilmente i passi delle persone. Esistono resine differenti per rispondere alle esigenze particolari del committente e basterà contattare chi offre questi servizi per trovare le pavimentazioni in resina che fanno al caso nostro.