Sul porto di Civitanova si fa sentire il progettista Andrea Silipo, architetto, presidente Harbours Srl (società di servizi che si occupa di progettazione tecnica e finanziaria per i porti turistici). «Ogni serio intervento professionale presupporrebbe una conoscenza della proposta di concessione avanzata da Eurobuilding in tutte le sue componenti e non nella sua tendenziosa e parzialissima versione giornalistica – esordisce l’esperto – la proposta prevede un intervento da realizzare in 6-7 anni, con l’apertura di circa 20 cantieri, a cominciare da quelli per la costruzione della nuova darsena e per la messa in sicurezza della darsena attuale. Fin dall’avvio e durante tutto il periodo di intervento, nessuna attività interna o attigua al porto verrà coinvolta dai lavori prima che sia disponibile una sua nuova e migliore collocazione».
Come coordinatore del gruppo di economisti che hanno lavorato al programma, aggiunge l’architetto «l’impostazione del progetto di intervento presuppone che entrino in gioco, e si vedrà con quali formalità giuridiche, gli stakeholders, portatori di partecipazioni e di interessi per ciascuno dei grandi settori in cui si articola l’intervento: quello cantieristico (di enorme importanza per lo sviluppo socio-economico ed occupazionale della città!), quello alberghiero (già verificato con contatti preliminari con alcune delle principali catene alberghiere internazionali “premium”), quello nautico (verificato dalle dinamiche di sviluppo del mercato, in primis dei grandi players marchigiani)».
A proposito dell’iter amministrativo da percorrere il professionista riferisce del decreto Burlando che dota l’ente pubblico di tutti gli strumenti legislativi per ogni tipo di verifica, compresa quella fondamentale della trasparenza e del confronto concorrenziale: «addirittura questa norma è ancor più garantista del Codice dei lavori pubblici perché affida la valutazione sul progetto più meritevole (cioè rappresentativo del miglior interesse pubblico) non ad un solo Ente ma alla pluralità di enti convocati in Conferenza dei Servizi».
In merito alla fattibilità economica del progetto, che richiede una seria analisi di mercato: «nessuna società si sarebbe impegnata nell’avanzare una proposta così complessa senza prima effettuare costose e complesse analisi di mercato» evidenzia il progettista e fa notare che il progetto riguarda aree non nella disponibilità del proponente ma «la norma non prevede che per avanzare una richiesta di concessione si debba preliminarmente avere la disponibilità di un’area, stiamo trattando di rilasciare una concessione a un soggetto che intende acquisirla dal Demanio, a prescindere che una parte di aree di mare o di terra siano già temporaneamente concesse a terzi. La legge tutela i diritti concessi pro-tempore, ma va tenuto presente che i porti turistici sono considerati “opere pubbliche».
Eurobuilding «conosce perfettamente la procedura Decreto Burlando e quindi è consapevole dei passaggi di evidenza pubblica previsti – spiega l’architetto – durante i quali qualunque cittadino potrà presentare proposte o osservazioni. Quindi massima trasparenza e massima tutela dell’evidenza pubblica».
Civitanova può svilupparsi, secondo il professionista, «solo affrontando radicali cambiamenti del preesistente assetto sociale, economico e territoriale con coraggiosi e lungimiranti interventi di riqualificazione anche in contesti urbani delicatissimi come quelli delle città portuali: vedasi l’esempio recentissimo del porto di Ventimiglia».