I controlli effettuati dalla Guardia di Finanza a seguito degli eventi sismici del 2016 in merito alla corretta percezione dei contributi stanziati a favore delle persone colpite dal sisma hanno portato alla denuncia di 131 persone per un danno erariale di 2 milioni di euro.
Due le distinte operazioni: “Anubi II” – portata a termine sulla scia dell’operazione Anubi di due anni fa che aveva permesso di denunciare 120 persone contestando una percezione indebita per oltre 500mila euro – e “Domus Vacue”.
Le operazioni – Nel primo caso – l’operazione è iniziata nel 2018 – ma sono proseguiti gli accertamenti in relazione al contributo di autonoma sistemazione destinato alle popolazioni del centro Italia colpite dagli eventi sismici del 2016. Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica del Tribunale di Macerata, il dottor Giovanni Giorgio – che ha delegato in via esclusiva la Tenenza di Camerino a investigare su tutto il territorio provinciale – hanno consentito di individuare un’ulteriore platea di soggetti che, seppur formalmente residenti nei comuni del cratere sismico, in realtà vivevano stabilmente altrove, non rispettando quindi il requisito della dimora principale, abituale e continuativa nei comuni.
Le Fiamme Gialle hanno approfondito le indagini tramite i controlli sui consumi delle utenze domestiche, acquisendo informazioni dai vicini di casa, dai datori di lavoro e dai portalettere e hanno poi verificato la scelta del medico curante, l’ubicazione della filiale bancaria di riferimento del richiedente e l’eventuale attivazione del servizio “Seguimi” di Poste Italiane.
Nel corso dell’operazione sono stati finora deferiti alla competente Autorità Giudiziaria 89 soggetti e segnalate indebite percezioni per un totale di circa 670mila euro di cui circa 310mila già preventivamente sequestrati.
È in corso di esecuzione, con le stesse modalità d’intervento, anche l’operazione “Domus Vacue”, iniziata nel 2019. Obiettivo: contrastare condotte lesive degli interessi pubblici e finalizzata all’individuazione di eventuali abusi o irregolarità nell’utilizzo di soluzione abitative di emergenza.
Le indagini delle Fiamme Gialle camerti, ancora in corso e portate a termine anche con la collaborazione dei comuni interessati (tutti i comuni del cratere al momento sono stati controllati tranne quello di Visso) e attraverso riscontri diretti in loco, hanno riguardato sia le indebite assegnazioni delle soluzioni abitative di emergenza ai soggetti richiedenti– in quanto carenti dei requisiti iniziali previsti – sia i casi di irregolare o mancato utilizzo dei moduli abitativi.
Gli accertamenti sin qui svolti hanno consentito di deferire 42 soggetti alla competente Procura Regionale della Corte dei Conti e di segnalarli alle competenti Autorità Locali e Regionale, per un totale di indebite percezioni e danno erariale di circa 2 milioni di euro.
Le attività attualmente condotte rappresentano il segno tangibile del costante presidio della Guardia di Finanza a tutela del bilancio nazionale e a salvaguardia del corretto ed efficiente impiego dei fondi pubblici destinati all’emergenza post-sisma.