CIVITANOVA – Prestano soldi ad un commerciante in difficoltà e lo picchiano per riaverli: arrestati padre e figlio a Civitanova, rispettivamente di 60 e 32 anni.
L’indagine, condotta dalla Sezione Criminalitá Organizzata, è iniziata a fine giugno dopo un prestito che il sessantenne G.F. concede ad un commerciante della zona, il quale, trovatosi in difficoltá economiche, si era rivolto a lui chiedendogli 10.000 euro. Gli interessi usurai applicati alla vittima – interessi del 133 % – non gli permettevano di restituire l’intera somma richiesta (25.600 euro) e qui inziano minacce e botte.
I patti erano che dopo un anno la vittima avrebbe dovuto restituire in un’unica soluzione la somma di 10.000 euro avuta ma, nel frattempo, ogni mese, per un anno, avrebbe dovuto pagare 1300 euro.
Dopo aver pagato oltre dodicimila euro, l’uomo non ce la fatta piú e ha cominciato a tentennare nei pagamenti diventando bersaglio di minacce di morte e continue pressioni finalizzate alla riscossione di altro denaro. Così i poliziotti dorici, coordinati dalla Procura della Repubblica di Macerata (direttamente dal Procuratore Capo) hanno iniziato una capillare attività investigativa anche con l’ausilio di presidi tecnici che confermavano passo per passo la vicenda estorsiva ed usuraia.
Il 9 luglio scorso la vittima è stato “convocato” dal suo aguzzino per un colloquio chiarificatore. Sul posto, la polizia di Ancona e Macerata monitorava l’appuntamento senza farsi vedere. Dopo pochi minuti dall’inizio dell’accesa discussione, G.F. cominciava ad inveire ferocemente contro il suo debitore fino a che non interveniva anche suo figlio, C.F. Gli insulti e le minacce trascendevano in breve tempo in calci e pugni. I Poliziotti delle Squadre Mobili di Ancona e Macerata, appostati nei pressi, sono subito intervenuti evitando il peggio ma i colpi subiti nel frattempo provocavano alla vittima 30 giorni di prognosi per traumi al volto, al torace, alla mano.
Il giorno successivo C.F. (il 32enne), giá sottoposto alla misura di sicurezza della sorveglianza speciale per altri fatti è stato portato in carcere, mentre G.F. (il padre), a conclusione dell’attivitá investigativa, è stato arrestato ieri dai poliziotti della Squadra Mobile di Ancona insieme ai colleghi di Macerata per estorsione, usura e lesioni gravi. Il 32enne C.P., arrestato il giorno dopo dell’aggressione (il 10 luglio), scarcerato il 3 agosto, è stato affidato in prova ai servizi sociali. Suo padre G.F., invece, su disposizione del Procuratore Capo di Macerata Dott. Giovanni Giorgio, ieri è stato collocato in una speciale sezione in isolamento presso il carcere di Montacuto a disposizione dell’Autoritá Giudiziaria Procedente.