Analizziamo uno dei prodotti preferiti dagli italiani, consigliato anche per la crescita dei bambini. Attenzione a cosa si sceglie
I salumi, sono prodotti di carne, molto consumati dagli italiani. Si mettono a tavola per aperitivi, prima di una cena, oppure mangiati con un bel panino, sono anche consigliati per la nutrizione dei bambini, perché non pesanti per il sistema digestivo dei più piccoli. Ma attenzione a cosa si sceglie, perché possono esistere alimenti acidi.
Il problema è proprio la produzione dei prosciutti, soprattutto quello cotto, il preferito dalla maggior parte dei cittadini. Nel 2020, sembra che gli italiani ne abbiano consumati circa 4 chili a testa.
Importante fare una corretta scelta tra i prosciutti preconfezionati e controllare prima di tutto la scadenza e la qualità. Il prosciutto cotto, infatti, rispetto al crudo, è più grassoso. Quindi, all’apparenza, è anche più lucido e leggero.
La differenza si nota, quando ce lo affetta direttamente un salumiere che è più fresco rispetto a quelli che prendiamo dai banconi frigo. Attenzione anche agli odori, se è fin troppo forte, vuol dire che qualcosa non va.
Il prosciutto cotto, è delicato, più morbido ed anche come lo definisce la legge è “un prodotto di salumeria ottenuto dalla coscia del suino eventualmente sezionata, disossata, sgrassata, privata dei tendini e della cotenna, con impiego di acqua, sale, compreso il sale iodato, nitrito di sodio, nitrito di potassio eventualmente in combinazione fra loro.”
La qualità si può distinguere anche dai prezzi che notiamo al momento dell’acquisto. Un chilo di prosciutto cotto, varia da 8 a 60 euro al chilo, quindi bisogna valutare bene quale si sceglie. La produzione del prosciutto cotto si differenzia anche nella zona della coscia del suino.
Come sottolinea Davide Calderone, direttore dell’Assica, ovvero Associazione industriali delle carni e dei salumi “il prosciutto cotto è preparato soltanto esclusivamente con la coscia e non con altre parti del suino. In seguito si effettua un vero massaggio”.
Ma come è possibile scegliere un tipo di prosciutto cotto, migliore rispetto ad un altro? Innanzitutto, controlliamo se sulla confezione c’è scritto: “prosciutto cotto, prosciutto cotto scelto” o “prosciutto cotto di alta qualità”.
Importante, prosegue Calderone, sapere quanta acqua è inserita nella produzione ed anche quanti aromi naturali sono presenti, o la presenza dei coloranti, che possono “ingannare” i clienti, come accade nella produzione degli hamburger.