SALUTE E BENESSERE – Non è infrequente che lo specialista andrologo si trovi pazienti, anche di giovane età, che espongono un quadro clinico simile a questo.
"Circa 3 mesi fa ho improvvisamente, nel giro di una pochi giorni, iniziato a soffrire di disfunzione erettile. I sintomi che avevo e che tutt'ora manifesto sono: scarsissimo livello di erezione e di libido, orgasmo non accompagnato da piacere, basso livello di produzione spermatica. Nessun altro sintomo evidente a parte un'aumentata frequenza della minzione."
La causa, in questi casi, potrebbe dipendere da una prostatite
La prostatite cronica è una malattia urologica diffusa che ha costi, sul servizio sanitario nazionale, significativi e un notevole impatto sulla qualità della vita dei pazienti. Diversi studi hanno riportato la presenza di disfunzione erettile in soggetti con prostatite. Un recente studio italiano, svolto su 764 pazienti, ha dimostrato che il 31.5% dei soggetti con prostatite soffriva anche di disfunzione erettile. Invertendo il rapporto, la presenza di prostatite nei pazienti con disfunzione erettile è percentualmente più alta: una precedente diagnosi di prostatite era 3.62 volte più probabile nei pazienti con disfunzione erettile rispetto a soggetti che non ne soffrivano. La ricerca indica cioè che la disfunzione erettile è strettamente correlata alla prostatite, pur essendoci pochi studi che analizzano i fattori che predicono l'insorgenza di disfunzione erettile in pazienti con prostatite cronica.
La prostatite cronica è una condizione eterogenea con una varietà di sintomi e, potenzialmente, una varietà di eziologie. E' la diagnosi urologica più frequente negli uomini sotto i 50 anni e la terza più frequente diagnosi urologica negli uomini con più di 50 anni.
Patologicamente si definisce come un aumento delle cellule infiammatorie all'interno del parenchima prostatico. Tuttavia, non è necessario che l'infiammazione prostatica sia presente per avere diagnosi di prostatite. I sintomi predominanti includono (ma non limitati a): dolore durante e dopo l'eiaculazione, dolore nel perineo, inguine, testicoli, regione lombare o sovrapubica, necessità frequente e urgente di urinare, bruciore durante la minzione, nicturia (necessità di urinare frequentemente di notte), difficoltà nella minzione, diminuzione del flusso urinario e sangue nelle urine o nello sperma.
Oltre a questi, un numero significativo di uomini con prostatite (oltre il 30%), lamentano disfunzioni sessuali. La disfunzione eiaculatoria è stata riportata in più della metà dei pazienti con prostatite cronica.
La terapia mira a ridurre l'infiammazione e di conseguenza i sintomi tra i quali, appunto, la disfunzione erettile. La prostatite cronica batterica, detta prostatite di tipo II, prevede una terapia antibiotica mirata.
La cura spesso è complicata sia per la poca risposta agli antibiotici della prostata, sia per il carattere recidivante delle infiammazioni prostatiche.
La durata del trattamento varia da soggetto a soggetto: da un minimo di 6-8 settimane fino a 6 mesi. Un aspetto fondamentale è il controllo dietetico: bere almeno 2 litri di acqua al giorno e evitare il consumo di alcol e caffè. Limitare il consumo di cibi piccanti e spremute di agrumi.
In caso di prostatite cronica non batterica (in oltre il 90% delle prostatiti croniche non è possibile individuare alcun agente patogeno), definita prostatite di tipo III, non esiste un trattamento codificato. Valgono le indicazioni di carattere generale, viste prima, circa il regime dietetico: evitare il consumo di alcol, caffè e cibi piccanti. L'attività sessuale regolare può essere di beneficio. La terapia antibiotica si è dimostrata comunque valida, se pur nel breve periodo. Tra gli integratori l'uso continuativo di prodotti a base di Serenoa Repens ha dato buoni risultati.
Per maggiori approfondimenti: https://www.ildottorerisponde.it/2018/11/22/prostatite-e-disfunzione-erettile/