Quante ore sarebbe bene trascorrere davanti al computer? E, soprattutto, quali sono le conseguenze che una prolungata esposizione arriverebbe ad apportare in termini di salute?
Che rimanere troppe ore di fronte allo schermo di un PC sia tutt’altro che salutare è un dato di fatto di cui ciascuno di noi, purtroppo o per fortuna, è già a conoscenza. Ciò nonostante, prendersi una pausa dai micidiali “schermi blu” è più difficile di quel che si pensi.
La stragrande maggioranza delle professioni del 21esimo secolo, d’altro canto, non può prescindere dall’utilizzo di un telefonino, un PC, o persino di un televisore. Essere consapevoli dei rischi che questa prolungata esposizione agli schermi potrebbe arrivare a sviluppare, in parallelo, è l’unico strumento che possediamo per tentare di “limitare i danni”.
Ma quanto tempo, più nello specifico, ci è concesso di trascorrere davanti al computer senza il timore di star rovinandoci la salute? Il sito Sanità Digitale, in questo particolare frangente, viene in nostro soccorso rivelandoci un dato di cui nessuno di voi, ne siamo certi, è a conoscenza (e, di conseguenza, rispetta).
Dopo quante ore “stare davanti al PC” arreca danni: la risposta ti sconvolgerà
Gli schermi blu, si sa, sono i nemici numeri uno della vista e provocano un’insopportabile sensazione di affaticamento degli occhi. Dopo aver trascorso un’intera giornata di fronte agli schermi di cellulari e computer, d’altro canto, lo sforzo che si richiede ai nostri occhi rischia addirittura di scatenare violente manifestazioni di mal di testa.
A ciò si aggiungono i tipici fastidi causati dalla posizione sedentaria che l’utilizzo del PC richiede, tra cui il dolore alla schiena, la contrazione dei muscoli delle gambe, nonché l’insorgenza di problematiche quali il tunnel carpale che, ovviamente, sono da ricollegare all’utilizzo del mouse.
Secondo Sanità Digitale, il tempo massimo che ciascuno di noi dovrebbe trascorrere di fronte agli schermi è di circa 2-3 ore al giorno. Una tempistica che quasi nessuno riesce a rispettare, e per le motivazioni più disparate.
Che si tratti di svago, di lavoro, o di un semplice momento in cui si avverte l’esigenza di informarsi, i computer e i telefoni cellulari sono ormai entrati a far parte della nostra quotidianità in pianta stabile.
Il suggerimento fornito da Sanità Digitale, ovviamente, non può che essere quello di ridurre al minimo le ore trascorse di fronte agli schermi. Ricercare momenti di convivialità, creare occasioni in cui fare sport o in cui semplicemente passeggiare immersi nella natura rappresentano, nel caso specifico, la miglior cura ad un mondo ormai dominato dalla tecnologia.