La scorsa notte, all’interno della stazione ferroviaria di Reggio Emilia, un ragazzo di 18 anni è stato ucciso a coltellate: già in corso le indagini delle forze dell’ordine.
Un ragazzo di soli 18 anni è stato ucciso a coltellate. Questo l’orrore consumatosi durante la notte scorsa alla stazione ferroviaria di Reggio Emilia. Non è ancora chiara la dinamica del delitto, ma pare che il 18enne sia stato aggredito mentre si trovava sulla banchina.
A lanciare l’allarme una persona che avrebbe notato il giovane riverso al suolo. Quando i sanitari sono arrivati sul porto, non c’era più nulla da fare. Ora i carabinieri hanno già avviato le indagini per rintracciare il responsabile e risalire al movente del delitto.
Orrore durante la scorsa notte, tra martedì 30 e mercoledì 31 maggio, alla stazione ferroviaria di Reggio Emilia. Un ragazzo è stato assassinato a coltellate sulla banchina. La vittima sarebbe un 18enne di origine tunisina, di cui non si conoscono le generalità.
Ancora del tutto da chiarire la dinamica dei fatti. Stando alle prime ricostruzioni, come riferiscono alcune testate locali e la redazione di Fanpage, il 18enne sarebbe stato aggredito e raggiunto da alcune coltellate al petto probabilmente mentre si trovava sulla banchina della stazione. Qui, riverso al suolo, lo avrebbe notato un passante che ha immediatamente chiamato il numero unico per le emergenze.
Tempestivo l’intervento del personale medico del 118, gli agenti della Polizia ed i carabinieri. I sanitari hanno provato a rianimare il giovane, ma non c’è stato nulla da fare: i soccorritori alla fine si sono dovuti arrendere dichiarandone la morte, sopraggiunta per le gravissime lesioni riportate.
Ai militari dell’Arma del capoluogo di provincia emiliano ora il compito di risalire a quanto accaduto e rintracciare il responsabile del delitto, che avrebbe fatto perdere le sue tracce subito dopo l’aggressione. Non si conosce al momento neanche il movente. Determinanti potranno essere i filmati delle telecamere di sorveglianza interne ed esterne della stazione che, scrivono i colleghi della redazione di Fanpage, sono stati già acquisiti dagli investigatori.