Ricalcolo dell’assegno unico ecco perché l’Inps ha effettuato il ricalcolo dell’assegno a giugno 2023.
Il ricalcolo dell’assegno unico pensato per giugno effettuato dall’Inps ormai è praticamente fatto, l’istituto ha già iniziato infatti questa procedura nel mese di maggio.
Parecchie famiglie hanno già ricevuto l’assegno unico con un po’ di ritardo, a giustificare quest’ultimo ci ha pensato l’Inps stesso che attraverso la pagina Facebook Inps per la famiglia ci ha tenuto a dichiarare che era al lavoro per effettuare un ricalcolo degli importi.
Nonostante ciò molte persone hanno ricevuto l’assegno unico ottenendo anche i conguagli di gennaio e febbraio 2023 e di alcuni mesi del 2022. Nel mese di giugno sono previsti invece dei ricalcoli pensati apposta per l’assegno e per le famiglie che lo riceveranno.
Assegno unico in cosa consiste il ricalcolo dell’Inps
Il ricalcolo dell’assegno unico è previsto per quelle famiglie in cui ci sono state delle mutazioni come ad esempio la nascita di un nuovo figlio.
Per il momento sono stati messi a disposizione circa 140 milioni di euro pensati apposta per ottemperare questo sussidio. Per effettuare questi ricalcoli chiaramente ci vorrà del tempo. Alcuni importi infatti dovranno essere modificati. Per comunicare nuove nascite si hanno circa quattro mesi di tempo, oltre ai casi in cui alcuni nuclei riceveranno più soldi ci sono anche i casi in cui altri dovranno restituire alcune somme proprio all’Inps.
Questo discorso riguarda chi ha effettuato errori nella dichiarazione del proprio reddito, ad esempio ha cambiato la propria situazione mentre già riceveva l’assegno. Tutti gli interessati saranno contattati dall’Inps via mail o SMS per ricevere spiegazioni riguardo i conguagli sia in positivo che in negativo. Per verificare personalmente tutti i dettagli basterà collegarsi al sito dedicato accedendo con le proprie credenziali, in alternativa si può fare riferimento al Caf o al patronato.
Quel che era previsto per il momento erano circa 272 € per famiglia con figli a carico minorenni o comunque con meno di 21 anni. Con le ultime misure a poter accedere al beneficio erano anche le famiglie in cui uno dei due genitori era rimasto vedovo infatti prima non era possibile, questa è una novità in atto già da qualche mese.