Ritirato un farmaco considerato inadatto a curare il malanno stagionale che ormai sono prossimi: di cosa si tratta e chi ha deciso
La Food and Drug Administration, più nota come FDA, l’Agenzia per gli alimenti e i medicinali, ossia l’ente governativo americano che gestisce la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, sta togliendo dalla circolazione un medicinale. Chi abitualmente fa ricorso a farmaci contenenti la molecola fenilefrina, potrebbe non trovarli più sul mercato.
Farmaco ritirato, poca efficacia contro il raffreddore
Usa questo tipo di farmaco chi ha congestioni nasali, raffreddore e influenza, non solo in America ma anche in Europa e ovviamente nel nostro Paese. La decisione che sarà presa negli Stati Uniti avrà delle ripercussioni anche in Italia. Soprattutto con l’approssimarsi della stagione fredda, in molti sono già pronti a usare farmaci tradizionali contro i malanni di stagione come il Tachifludec.
Non è la prima volta che si discute sull’efficienza della fenilefrina, su quanto possa essere utile per sconfiggere il solito raffreddore che ci impedisce di respirare bene. È dal 2007 che si portano avanti diversi studi sull’argomento e, come riporta anche Ilpost.it, è stata ora dimostrata l’inefficacia del farmaco, dopo vent’anni commercio.
Ora FDA dovrà decidere cosa fare ma siccome gli studi sono stati condotti dalla stessa organizzazione, è probabile che il farmaco sarà ritirato dopo che per due decessi ha fatto fruttare circa 1,7 miliardi di dollari. In Italia, ancora secondo Il Post, nel 2022 siano stati venduti tra 3,5 e 4 milioni di confezioni di farmaci orali con fenilefrina utili come decongestionanti nasali.
“Crediamo che questi nuovi dati clinici e farmacologici siano coerenti, sostanziali e credibili e confermano che la fenilefrina somministrata per via orale non è efficace a qualsiasi dosaggio che possa essere sviluppato e fornisce comunque un ragionevole margine di sicurezza“, si legge nel rapporto pubblicato dall’ante americano.
La decisione degli anni scorsi
Approvata negli anni Settanta, la fenilefrina aveva avuto il via libera dalla FDA e usata soprattutto dopo i Duemila contro il naso chiuso dopo la decisione di imporre maggiori limitazioni all’utilizzo della pseudoefedrina, ossia una molecola ritenuta molto efficace nel ridurre la congestione nasale.
La decisione di limitarne l’uso era stata presa prima in alcuni Stati americani poi in tutta la federazione per provare a ridurre la produzione illegale di alcune sostanze come le metanfetamine realizzata con i composti della pseudoefedrina. Siccome la vendita di alcuni prodotti era stata messa a dura prova, alcune aziende farmaceutiche decisero di utilizzare la fenilefrina, anche se dubbi sull’efficacia c’erano già allora.