Ecco le prime parole dell’attore neo zelandese riguardante il sequel del film che l’ha reso uno dei migliori attori al mondo
“Al mio segnale, scatenate l’inferno” è la frase clou del capolavoro di Ridley Scott, del “Gladiatore” colossal statunitense che racconta le vicissitudini del generale Romano Massimo Decimo Meridio, che con un inganno di Commodo figlio dell’imperatore Marco Aurelio, tenta di ammazzarlo, perché teme la successione al trono su Roma.
Film che ha vinto 5 premi Oscar, tra cui quello di migliore attore per Russel Crowe, che si rese ancor di più famoso tra i migliori nel mondo del cinema. Intanto, ci sarà il sequel, ma Russel non ci sarà, perché Massimo Decimo Meridio muore nel primo film.
Ridley Scott, regista del primo “Gladiatore” sta concludendo il sequel, con l’attore Paul Mescal come protagonista nel sequel. Mancherà come era prevedibile il grande (anche di massa) Russel Crowe, che sarà protagonista nel nuovo film l’Esorcista del Papa, uscito in questi giorni. Film, che si basa su fatti realmente accaduti.
Ma cosa pensa Russel del nuovo Gladiatore? Sarà contento, oppure si sentirà la sua mancanza? Ecco le sue parole: “Il Gladiatore è stato il film che mi ha cambiato la vita. A dir la verità per questo nuovo sequel, sono un po’ geloso. Perché io ero il vero protagonista. Ma auguro il meglio a Paul Mescal”.
“Sono davvero legato a quel film, e sarà per sempre mio. Ricordo che ero molto più giovane, e fu un’esperienza fondamentale, per la mia vita. Qualcosa di enorme che l’ha cambiata per sempre. Da quel momento cambiò la considerazione del mondo nei miei confronti. Ed è cambiato il mio modo di vivere.”
Nel seguito del film, protagonista sarà Lucio, figlio di Lucilla, interpretata dall’attrice danese Connie Nielsen. La storia è ambientata 20 anni dopo le morti di Commodo e di Massimo Decimo Meridio.
Russel, poi torna ancora a dire qualcosa sul suo Gladiatore: “Ho amato ogni minuto delle riprese, anche se all’epoca non ne ero sempre consapevole. Invecchiando mi piace sempre di più indossare i costumi di epoche passate, immergermi in altri mondi… Sono onesto, provo davvero un po’ di gelosia per le persone che vivranno tra poco l’esperienza che io ho vissuto tanti anni fa”.