Sagan urlo liberatorio, è lui il re di Porto Sant’Elpidio

CICLISMO – Di Michele Raffa

Ci voleva, mancava da tanto una vittoria nella bacheca di Peter Sagan.

Troppi i piazzamenti per il campione slovacco, ormai frustrato da quell’ossessione di arrivare sempre secondo o terzo. Oggi, dopo ben 210 Km e 5h 04’ 13”, con partenza stamane da Rieti, ha sprizzato tutta la sua contentezza in un urlo liberatorio sul viscido traguardo di Porto Sant’Elpidio aggiudicandosi la sesta tappa della Tirreno Adriatico. Il campione slovacco ha avuto la meglio per la vittoria finale sull’organizzatissimo treno formato dalla MTN-Qhubeka, il quale ha lavorato per portare al successo Gerald Ciolek, ma si sono dovuti accontentare solo della seconda piazza; terzo invece, il vincitore dello sprint di Cascinara, il belga Jens Debusschere della Lotto Soudal. Prezioso è stato oggi per lui il lavoro del suo capitano, Alberto Contadori e di Roman Kreuziger sul Gpm di Montelparo, dove entrambi mettendosi in testa al gruppo, hanno scandito un sostenuto passo che non tutti i velocisti sono riusciti a tenere, dividendo il gruppo in due grossi blocchi, costringendoli così a staccarsi dal gruppo dei migliori.

Tra le vittime illustri ci sono il vincitore dello scorso anno Mark Cavendish, ritiratosi non appena è iniziato il primo giro, Sacha Modolo della Lampre-Merida e un altro escluso di giornata, Luca Mezgec, il quale ha patito troppo il maltempo che ha condizionato la tappa. Nulla è variato nella classifica generale. Il colombiano della Movistar Quintana guida la classifica generale della maglia azzurra con un vantaggio di 39” su Bauke Mollema e 48” su Rigoberto Uran Uran.

La maglia rossa è sempre più tatuata sulle spalle di Peter Sagan, quella bianca nelle mani sempre di Quintana, e la verde degli scalatori sulle spalle di Julian Carlos Quintero. Domani a San Bendetto del Tronto, si concluderà la corsa dei due mari con l’oramai ben nota cronometro individuale di 10 Km sul lungomare cittadino. Favoritissimo per la vittoria di tappa è lo svizzero Fabian Cancellara.

Gestione cookie