MARCHE – Il progetto Advantage è giunto ormai al suo terzo anno, si tratta di un’iniziativa internazionale, che ha come obbiettivo il migliorare le condizioni di vita e di conseguenza di salute degli anziani, promuovendo un invecchiamento attivo.
Advantage propone un approccio e soluzioni comuni a livello europeo, per affrontare il tema e il 28 novembre s’è tenuta una conferenza a Bruxelles alla quale hanno partecipato ben 34 organizzazioni, governi, università ed istituti di ricerca, da 22 Stati europei, per definire una roadmap. Tra i partecipanti c’era anche la Regione Marche.
Nel tempo sono state molte (e sempre più saranno) le attività realizzate grazie al progetto Advantage e molti sono anche i risultati già raggiunti dai suoi partner internazionali. La conferenza di Bruxelles è stata anche occasione per presentarne alcuni e commentare i dati raccolti. Tra le informazioni più interessanti, emerse dall’analisi dei dati presentati all’evento, il fatto che un cittadino europeo su cinque ha oggi più di 65 anni d’età, quindi la loro salute dovrebbe essere una priorità per la sanità pubblica dei vari paesi, ma non sempre pare lo sia.
Spesso navigando in rete si possono trovare notizie di informazioni sulla salute che sono a tratti preoccupanti. Nonostante il nostro sistema sanitario sia migliore di quello di molti paesi nel mondo, sono quasi quotidiane le notizie di disservizi, scandali e in alcuni casi anche fatti decisamente tragici. Per fortuna ci sono tanti professionisti che lavorano bene, avendo a cuore la salute (non solo fisica) delle persone, iniziando proprio da quelle più fragili.
Gli esperti di Advantage hanno le idee chiare, l’età media della popolazione è destinata a salire e per ridurre l’impatto sociale di questo fatto, bisogna muoversi in fretta, andando a lavorare su salute e benessere degli anziani, è importante che abbiano una sana alimentazione, facciano attività fisica, evitino l’abuso di alcolici, fumo e farmaci e si mettano in atto efficaci strategie per la gestione di patologie croniche.
L’assistenza sanitaria fa già molto su tutti questi fronti, ma va integrata con il lavoro di nuovi professionisti, debitamente formati e con lo sviluppo di specifici servizi sul territorio. Bisogna poi puntare molto anche sulla ricerca scientifica e naturalmente sulla prevenzione (che spesso si rivela la migliore arma).
Il progetto Advantage, la joint action Europea prevede apposite campagne di sensibilizzazione per prendere consapevolezza di cosa porta l’invecchiamento di come la fragilità degli anziani si possa gestire al meglio.
Per quanto riguarda l’impegno concreto delle Marche, nel suo Piano Socio Sanitario, la Regione si è posta come obbiettivo per il 2021 la gestione efficace delle cronicità dal neonato fino all’anziano e avvierà screening per questo specifici diagnostici e una valutazione geriatrica completa che porterà allo sviluppo di piani con cure personalizzate per rispondere ai bisogni delle persone, non solo sul piano medico, ma anche fisico, cognitivo e sociale. Un anziano attivo socialmente, con impegni e interessi, è stato dimostrato si ammala di meno e anche quando questo avviene gestisce e supera con più facilità la sua malattia. Un anziano maggiormente attivo e in salute è un bene per la sua famiglia, così come per l’intera società.