SALUTE E BENESSERE – Il benessere mentale di giovani e giovanissimi sta peggiorando in modo significativo: è questo ciò che emerge da alcuni dati presentati dalla Regione Emilia Romagna e relativi al proprio territorio, delle statistiche che, con ogni probabilità, sono rappresentative dell’intera nazione.
L’argomento, di cui si è parlato in un articolo pubblicato sull’edizione di Parma della testata La Repubblica, è particolarmente delicato e non può lasciare indifferenti.
Nell’arco temporale compreso tra il 2010 e il 2018, infatti, in Emilia Romagna i giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni in trattamento presso strutture dedicate alla cura delle dipendenze patologiche e in strutture che offrono servizi di igiene mentale sono passati da 14.155 a 21.166, facendo così registrare un aumento del 30%.
Altrettanto allarmante è il dato relativo al numero di ricoveri nei reparti di psichiatria, il quale nel medesimo lasso temporale è passato da 949 a 1585 pazienti di giovane età.
Mila Ferri, dirigente dell’area Salute mentale e dipendenze patologiche della Regione Emilia Romagna, ha sottolineato che le problematiche che più frequentemente affliggono i giovani emiliani sono la depressione, l’ansia, i disturbi di personalità e del comportamento.
Si sta parlando ovviamente di stati patologici, non di disagi leggeri e temporanei; questo è utile sottolinearlo, dal momento che termini quali “depressione” o “ansia” vengono spesso usati in modo troppo semplicistico.
Gli esempi, da questo punto di vista, sono tanti: capita in molte occasioni di parlare di depressione per descrivere la normale reazione che una persona può avere ad una delusione, allo stesso modo l’ansia è una sensazione del tutto normale in determinati casi, se non perfino positiva.
L’ansia non patologica, peraltro, si può fronteggiare efficacemente tramite delle tecniche di rilassamento, oppure facendo ricorso a dei prodotti naturali: i cosiddetti rimedi floreali abbracciano ormai gli articoli più disparati, si pensi ad esempio al kit fiori di Bach Linea-Cortesia, relativo al mondo dell’hotellerie.
Ma che cosa c’è alla base di questo malessere? Perché sempre più giovani vivono queste spiacevoli condizioni psichiche?
Mila Ferri evidenzia che le cause possono ovviamente essere disparate, ma senza dubbio l’uso di cannabinoidi e di altre sostanze stupefacenti favorisce in modo importante l’insorgere di stati patologici.
Anche le cosiddette “droghe leggere”, erroneamente considerate innocue per la salute, possono avere dei risvolti negativi tutt’altro che trascurabili, soprattutto laddove vengano usate da giovanissimi.
Delle possibili cause di questo poco invidiabile trend possono senz’altro essere individuate anche nella sfera sociale: la grande incertezza nei confronti del futuro, l’utilizzo spropositato dei Social Network e la “dipendenza dal web”, il desiderio di apparire e l'esigenza di doversi sentire sempre all’altezza, sono tutti fattori che possono influire da questo punto di vista.
C’è da sottolineare anche un’altra cosa, la quale è correttamente rimarcata anche da Mila Ferri, ovvero il fatto che oggi è molto più frequente che le condizioni di malessere psicologico vengano affrontate dal punto di vista sanitario.
In passato, probabilmente, esprimere un malessere psicologico e ricorrere a delle cure specifiche era spesso considerato una sorta di tabù; il fatto che oggi la popolazione abbia meno remore nel richiedere aiuto per esigenze di questo tipo non può che essere positivo, ma è inevitabile chiedersi se questo malessere così diffuso tra le fasce più giovani della popolazione non sia dovuto a uno stile di vita poco consono.