CIVITANOVA – Una mozione urgente, che arriverà in aula martedì prossimo, 20 febbraio, per salvare gli ippodromi di Civitanova Marche e Corridonia, esclusi dalle agevolazioni del ministero delle Politiche agricole e forestali per il 2018.
A presentare il documento, il vice presidente del gruppo Francesco Micucci. A tagliare fuori le due strutture dalle sovvenzioni ministeriali, il volume delle scommesse, valutato, secondo i parametri stabiliti dai decreti ministeriali 681 del 2016 e 995 del 2017, non sufficienti per garantire l’erogazione del contributo. "Si tratta di un criterio riduttivo – afferma il vice capogruppo Micucci – perché non tiene conto delle presenze fisiche agli ippodromi durante le giornate di corse, che sono un richiamo per moltissime persone provenienti anche da fuori regione, né, dunque, tiene conto delle positive ricadute turistiche delle gare, lasciando la valutazione dell'impatto “sociale” delle manifestazioni sportive solamente al volume di scommesse. Alla luce di questo – prosegue Micucci –, considerando anche che tutte e due le strutture si trovano nella provincia di Macerata, già profondamente colpita dal terremoto, chiedo alla Giunta di sostenere presso il competente ministero delle Politiche agricole e forestali, attraverso le forme che riterrà opportune, l'inserimento delle strutture ippiche in oggetto tra quelle ammesse alla programmazione nazionale ed alle sovvenzioni ministeriali, al fine anche di sostenere le politiche turistico-ricettive del territorio marchigiano. Inoltre – aggiunge ancora Micucci – chiedo alla Giunta di verificare col competente ministero la possibilità di apportare modifiche ai decreti 681 del 2016 e 995 del 2017 al fine di dare la giusta rilevanza anche agli aspetti sociali e sportivi delle strutture ippiche, oltre che a quelli delle scommesse, già ampiamente rappresentati".
Un punto a favore per la salvezza degli ippodromi di Civitanova e Corridonia è presente nello stesso decreto ministeriale 995 del 2017 che prevede la possibilità, solo per l'anno 2018, di far entrare nella programmazione nazionale, consentendo l’accesso alle sovvenzioni anche gli ippodromi esclusi in prima istanza dalla graduatoria, purché questi un progetto finalizzato al rilancio della struttura ippica interessata, che con investimenti che consentano il miglioramento delle performance, da sottoporre ad apposita commissione. "Le strutture in questione – conclude Micucci – stanno già predisponendo i progetti. Anche per questo auspico che la Regione si faccia promotrice verso il ministero affinché i due ippodromi marchigiani possano essere salvati",