SPORT – Le scommesse sportive sono una delle passioni degli italiani? Si direbbe di sì, almeno tenendo conto dei numeri relativi al giro di affari di questo settore, che parlano in modo molto esplicito.
Solo nel 2016, infatti, gli appassionati di gambling del Belpaese hanno investito circa 8 miliardi e 300 milioni di euro. A trarre vantaggio da questi numeri non sono solo gli amanti di calcio, ciclismo & company, che si divertono ad assistere alle imprese dei propri beniamini avendo anche l'opportunità di guadagnare, ma soprattutto il Fisco, viste le entrate di cui l'Erario può beneficiare: solo per lo scorso anno si parla di più di 132 milioni di euro.
L'amore per il calcio
Stando a quel che viene fatto notare nella settima edizione del Report Calcio, quasi il 74% delle scommesse sportive sul territorio nazionale riguarda eventi calcistici: lo studio della Figc riguardante la stagione sportiva 2015/16 è stato realizzato con il supporto di PwC e della Arel, Agenzia di Ricerche e Legislazione, e permette di conoscere lo scenario in modo più approfondito. Si può scoprire, per esempio, che la Serie A da sola attira più del 16% delle puntate totali, per un volume di più di 900 milioni di euro che si traduce in un gettito di quasi 22 milioni.
Dopodiché tocca alla Serie B, con puntate per oltre 342 milioni, che a sorpresa supera la Champions League, ferma a 311 milioni di euro raccolti. Ma gli italiani non si limitano a scommettere sulla propria squadra del cuore, come dimostra il fatto che al quarto posto della classifica dei mercati caratterizzati da maggiore liquidità si colloca la Premier League, vale a dire ilcampionato di calcio inglese, su cui sono stati scommessi circa 270 milioni di euro. Negli anni in cui si svolgono le competizioni per le nazionali, poi, ci si diverte a puntare anche in estate: per gli Europei di Francia 2016, per esempio, sono stati sfiorati i 250 milioni di euro.
Il contributo fiscale
Proseguendo nella rassegna degli eventi, dopo gli Europei è la volta della Liga: il campionato spagnolo ha inciso, nel periodo preso in considerazione, per il 4.4% sul totale, grazie a una raccolta di circa 237 milioni di euro, che ha determinato un gettito erariale di quasi 6 milioni. A breve distanza, ecco l'Europa League, con 215 milioni di euro raccolti e poco più di 5 milioni di gettito, seguita dalla Lega Pro e dalla Ligue 1, il campionato francese. Sorprende scoprire in questa graduatoria, oltre alla Bundesliga e alle sfide delle nazionali per le qualificazioni ai Mondiali, il campionato di calcio portoghese, la Primeira Liga: in tutto sono stati puntati quasi 60 milioni di euro, il che significa che le sfide di Porto, Benfica, Boavista & company hanno garantito entrate fiscali per quasi un milione e mezzo di euro. Da non dimenticare, inoltre, la Serie D italiana e la Championship inglese, cioè la Serie B britannica: la prima ha inciso sul totale per lo 0.3%, mentre la seconda addirittura per l'1%.
Insomma, anche per merito delle scommesse il calcio italiano offre un contributo fiscale più che consistente: tenendo conto che ogni anno si disputano poco meno di 600mila partite ufficiali, pari a circa 1600 gare al giorno, il risultato è decisamente ingente, per un totale di 1.073 milioni e 300mila euro, valutato inglobando il gettito erariale che proviene dalle scommesse con i circa 944 milioni relativi alla contribuzione previdenziale e fiscale.