MACERATA – Straordinario ritrovamento storico durante i lavori per il riposizionamento dell’antico orologio sulla torre civica.
Le opere in corso, infatti, hanno riportato alla luce la nicchia superiore dove era alloggiata la Vergine con il Bambino e la volta affrescata con il cielo blu e le stelle dorate.
Una scoperta molto importante avvenuta due giorni fa e già sottoposta all’attenzione della Sovrintendenza ai Beni culturali. Dai documenti storici risulta infatti che la prima pittura della nicchia sopra l’orologio fu affidata a Gaspare Gasparrini, pittore maceratese della seconda metà del 500. Sarà ora lo studio che accompagnerà il restauro dell’affresco riportato alla luce a stabilire la datazione storica precisa.
“Un rinvenimento straordinario – ha detto il sindaco Romano Carancini – innanzitutto perché conferma lo studio storico che ha affiancato l’opera di ricollocazione ora in atto e quindi il reale posizionamento della figura Maria e soprattutto perché restituisce a Macerata un’opera storica che gli appartiene. La città ritrova il cielo stellato dell’affresco di cui si era letto nei libri e nei documenti e che ora diviene realtà. Una grande soddisfazione per questa scoperta che coniugherà l’originaria realizzazione con la nuova, che stiamo ricollocando perfettamente al suo nella torre civica”.
La nicchia portata alla luce è larga poco più di un metro e profonda un metro, presenta tracce di affresco raffigurante la volta celeste di colore blu notte con stelle dorate. Nell’antico meccanismo dell’orologio del 1570 la nicchia ospitava la statua della Vergine con il Bambino, cui rendeva omaggio, ad ogni scatto dell’ora, il carosello con l’Angelo e i Magi in adorazione che entravano e uscivano da due nicchie sottostanti. Ancora sotto, era posizionato il quadrante dell’orologio di colore azzurro con i segni dello Zodiaco dorati e la luna dipinta in chiaro che compiva il suo giro intorno al sole. “E’ emozionante ritrovare la nostra storia in un affresco del cinquecento” afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde “Macerata ha una straordinaria storia culturale da raccontare. Il nostro lavoro ci conferma che siamo sulla strada giusta per il recupero dei beni culturali”.
Anche Laura Stiattesi, l’esperta di Opera Laboratori Fiorentini che si occupa del recupero dei dati storici e del ripristino della parte ornamentale dell’orologio, sottolinea la straordinarietà del ritrovamento. “L’antico orologio di Macerata è un’opera maestosa di ingegno che analizza scientificamente il passare del tempo, il ruolo dei pianeti e i segni zodiacali. L’apertura del paramento murario ha dato oggi il posizionamento preciso del quadrante e ci permette di ricollocare la Madonna e la processione dei magi nella posizione originale. Tutte le fonti storiche analizzate vengono confermate da questo ritrovamento che ci dimostra come l’antico orologio e l’intera struttura non era assolutamente di minore importanza rispetto a quella di Venezia”. “Fin dal primo momento abbiamo voluto lanciare la sfida” ha concluso il sindaco Romano Carancini “Il riposizionamento dell’orologio sulla torre civica è stato per decenni osteggiato consapevolmente da molti. La nostra ostinazione, la volontà di ricercare ed esplorare ha invece superato la sfida e ci fa restituire alla città un valore storico che si aggiunge a quelli già recuperati e che sono l’orgoglio di questa città e l’esaltazione della sua storia”.