Non è una novità che il corpo della donna sia importante da sempre.
Nella pubblicità, nel cinema, in lavori di contatto col pubblico (rappresentanti, PR, sales manager) e anche nella vita intima di coppia, dove spesso diventa persino ricatto sentimentale, spesso neanche percepito da parte dell’uomo, ma che tuttavia ne diventa cosciente nel momento in cui dalla minaccia si passa al fatto concreto, ovvero dall’essere lasciato dalla donna che si ama e si desidera.
Tutti sono consapevoli che un corpo e un viso belli da vedersi sono una strategia vincente in ogni circostanza, sia umana che economica, da un cartellone pubblicitario fino alla sexy barista sotto casa, che ci prepara un caffè non più buono, più a buon mercato o più sano, ma con un sorriso sicuramente più affascinante e capace di rallegrare la mattina rispetto ad una faccia burbera e scocciata magari di un barista dall’altro lato della strada.
La bellezza non è solo pura immagine e forma estetica, piacere mentale o sessuale, ma può diventare anche potere, ricatto o una fabbrica di soldi. Tutti abbiamo conosciuto storie di donne stupende che, grazie al loro corpo, hanno ottenuto incarichi lavorativi importanti, parti in film famosi, o ancora hanno sposato ricchi e potenti uomini solo per i vantaggi economici e di prestigio che ne potevano ricavare, e tutto questo grazie al loro corpo. Proprio le donne, il cui corpo viene quotidianamente mercificato, per la vendita di un semplice dentifricio fino alll’ottenimento del posto di potere perché si è amiche di qualcuno che “conta”, sono quelle che ovviamente più hanno fatto uso di questo “strumento” per i più svariati motivi.
Buona parte della popolazione femminile è ovviamente critica nei confronti di questo uso del corpo della donna, se interrogate al riguardo la maggior parte delle donne rigetta l’idea di una donna oggetto, che valga solo per la sua bellezza e non per le sue capacità intellettuali, eppure, anche senza che se ne rendano conto, sono molte le donne che usano la loro bellezza per raggiungere un qualunque scopo. Immaginate che vi suonino alla porta di casa: aprire e trovate un uomo (nel caso chi legge sia di sesso maschile, ovviamente) che vi inizia a parlare di una offerta dell’energia elettrica ecc. sicuramente lo liquiderete con due parole. Ma se incontraste una donna bellissima, sorridente e magari anche con un seno ben evidente e prosperoso, cosa fareste? Magari alla fine non acquistereste nulla, direte di no, però con qualche difficoltà, magari dopo aver temporeggiato, perché non avete il “coraggio” di mandar via una ragazza o donna stupenda. Qualcun altro invece cederà, alla fine, e firmerà un contratto di acquisto. Sicuramente questa donna potrà essere un’onesta lavoratrice ma ciò non toglie che, seppure inconsciamente, abbia usato la sua bellezza, il suo aspetto femminile per ottenere quello che un suo collega maschile non avrebbe potuto forse ottenere.
Poi abbiamo donne più sfacciate che non fanno mistero né con se stesse né con gli altri della loro abilità nello scalare posizioni sociali della vita per merito dei loro corpi. Quanti ricchi imprenditori over 60 hanno accanto donne stupende under 30? C’è qualcuno che crede realmente in un amore puro e disinteressato? Possibile, forse, ma assai poco probabile quando in ballo ci sono milioni di euro e una vita di lusso e senza preoccupazioni, troppo difficile, anche per una donna onesta, separare le due cose, ma soprattutto, una donna che sta con un uomo di oltre trent’anni più anziano: quanto può l’amore essere realmente cieco? Se di amore si tratta, ovviamente, e su questo tutti abbiamo i nostri dubbi. Del resto la classica battuta sul mestiere più antico del mondo fa capire quanta presa sulla nostra società possiede quello che noi osiamo stupidamente definire come il “sesso debole”. Quelle che oggi per il “politically correct” si chiamano “escort” rappresentano forse meglio di tutto il potere del sesso, o meglio ancora della donna: escort che guadagno anche 30mila euro al mese più extra (regali di facoltosi clienti) solo perché hanno avuto la fortuna di piacere agli uomini, ossia, fortuna ma anche la capacità e spregiudicatezza di vendersi senza problemi al miglior offerente, arrivando al top per mezzo di scorciatoie apparentemente semplici. Ed ecco che possiamo leggere nei giornali riguardo famose escort di Milano, di Roma e di altre città imporanti frequentare politici, attori e imprenditori, conducendo un tenore di vita veramente di altissimo livello, ma nel mezzo di scandali di vario genere, alle volte capaci di destare commenti divertiti, come quello di Marrazzo con le trans, ma il tutto sempre riconducibile ad un fattore: il potere del sesso, della donna, di soggiogare i maschi, potere che sempre ha avuto e sempre avrà nell’uomo, anche nei più integerrimi, dove, seppur magari inconsciamente, sarà comunque sempre almeno in parte presente.
La donna spesso è vittima di violenze, psicologiche e fisiche, sembra essere comandata dall’uomo, aver paura di lui, ma se ogni donna (perlomeno quelle considerate attraenti) si rendesse conto del proprio potere, le cose cambierebbero molto nel mondo. Ma forse, tutte le donne che fin da adolescenti facevano girare teste per strada se ne sono rese conto eccome, e sfruttano senza parsimonia e scrupolo questo loro potere. Ed è qui, proprio nel potere del sesso che ha la donna che l’uomo, inteso come essere umano di sesso maschile, dimostra ancor di più la sua fragilità umana, è qui dove egli perde in maniera definitiva: vedersi passare avanti nel lavoro, per esempio, da una collega donna, e non per le sue capacità, ma per ben altro, pone l’uomo nella perdita più totale: come può competere con qualcosa che non gioca secondo le regole, con chi ha cose che lui mai avrà, non c’è neanche la competizione né la speranza di questa, ma solo l’amarezza di scoprire che, in realtà, il sesso debole è solo lui.