È stata più che mai la sua estate, tanto che ne è scaturito anche un dibattito politico. Ma il granchio blu si può davvero mangiare?
L’estate del 2023 la ricorderemo probabilmente come l’estate del dibattito mediatico e politico sul granchio blu; sulla pesca e vendita in Italia e poi all’estero. Ma questo granchio blu è davvero commestibile?
Giusto qualche settimana fa comparivano sul web le immagini del Ministro Lollobrigida, a capo del dicastero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, che dispensava consigli sulla preparazione di ricette a base di granchio blu che prometteva essere ottimo per il consumo. Un video che veniva pubblicato dopo giorni di polemiche e di una vera e propria crisi dovuta alla proliferazione di questa specie di granchio che non contribuisce al benessere dei nostri mari.
Un dibattito che si è placato e quasi concluso con la decisione di vendere il granchio blu nei mercati del pesce nostrani, ma anche all’estero. Il punto è che da quel momento è iniziata la discussione sulla sua commestibilità: e quindi, questo granchio blu si può davvero mangiare?
Mangiare il granchio blu? Può creare dipendenza!
Sfatiamo subito ogni mito, il granchio blu è commestibile e si può può tranquillamente consumare, il punto più che altro sarebbe capire che sapore ha il crostaceo più famoso d’Italia.
Un tormentone quello del granchio blu che non poteva non invadere, oltre che i nostri mari, anche i social network ed è a questi che ci si può affidare per scoprire in anteprima il sapore di questo crostaceo. Se siete curiosi di sapere com’è ma avete paura del sapore che potreste percepire basta cercare il granchio blu sui social per scoprire che il sapore in questione è quello dell’astice. Testimonianze non parlando di mera somiglianza, ma di un crostaceo che sembra realmente astice ma “ad un prezzo molto più modico“.
Se avete mai provato l’astice e vi sono piaciute le linguine preparate con il sugo di questo crostaceo allora potete riproporre la ricetta ma questa volta con il granchio blu. Il vero problema è che nonostante la vendita ormai ovunque, il granchio blu mettendo in crisi i mari italiani e gli allevamenti di vongole, cozze e altri molluschi di cui si nutre.
Non avendo predatori e riproducendosi in grandi quantità, ormai si parla di emergenza granchio blu tanto che il Governo Meloni ha deciso di stanziare 2,9 milioni di euro per contrastare la questione granchio blu ma anche quella cinghiali che invece affligge l’entroterra.