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Tecnologia

Tik Tok, spuntano le raccolte dei video a pagamento: cosa sono e quanto costano

Pubblicato da
Francesco D’Andolfo

TikTok, l’ultima novità ha spiazzato tutti gli utenti: arrivano le raccolte dei video a pagamento, ecco quanto costano.

Gli smartphone occupano ormai un posto predominante nelle vite delle persone: tutti li utilizzano in maniera intensa e trascorrono diverse ore navigando sul web, sfogliando fotografie, massaggiando con amici e sperimentando applicazioni.

TikTok (Foto Pixabay) – lindiscreto.it

In un tale scenario, una moderna ed interessnate app come TikTok ha avuto terreno fertile per trasformarsi rapidamente nella piattaforma piu utilizzata al mondo. Anche in Italia,  il successo di TikTok è sotto gli occhi di tutti: ci sono anche utenti che hanno sfruttato l’app per diventare personaggi famosi o per lanciare in modo meraviglioso il proprio brand.

Le occasioni di guadagno offerte da TikTok stanno entusiasmando sempre piu persone: tutti gli utenti condividono ormai tantissimo materiale in rete per cercare di conquistare le folle. L’ultima novità non piace però a tutti: sono arrivate infatti le raccolte dei video a pagamento: ecco cosa sono e quanto costano.

TikTok, spuntano le raccolte dei video a pagamento: cosa sono e quanto costano

TikTok,  negli ultimi giorni, ha annunciato una novità assurda: è arrivato infatti un nuovo strumento per i creator per fidelizzare i propri followers.

App TikTok su uno smartphone (Pixabay) – lindiscreto.it

In pratica gli utenti possono creare dei contenuti premium per aumentare i propri proventi e migliorare i guadagni. È possibile quindi creare delle raccolte di video da offrire a pagamento ai propri follower: chi vuole vedere questi contenuti deve quindi pagare.

Questi video sono più lunghi rispetto alla media della piattaforma (possono avere una durata massima di 20 minuti) e possono avere un costo che va da 99 centesimi a 189,99 dollari. Attenzione però: una raccolta può avere fino ad un massimo di 80 video. Tiktok, inoltre, lascerà tutti i guadagni ai creator dal momento che non intende prendere commissioni né percentuali sui proventi finali della raccolta. Nonostante le tante polemiche di questi giorni, con l’arrivo di algoritmi che scelgono con cura la scelta del materiale da mostrare a determinati utenti e la limitazione a 60 minuti di riproduzione giornaliera ai minorenni, TikTok ha deciso di lanciare questa novità sorprendente.

Logo TikTok (Pixabay foto) – lindiscreto.it

Il mondo continua a cambiare e quindi i creator possono trasformare il proprio business addirittura in un vero e proprio lavoro. Resta da vedere la voglia degli utenti di investire per guardare contenuti: la sensazione è che tutto ciò porterà all’ennesima evoluzione (e rivoluzione) sul web.

Francesco D’Andolfo

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Francesco D’Andolfo