Il tiramisù, in assoluto il dolce più replicato, arriva sulle tavole degli italiani nella ricetta di Iginio Massari: ecco il suo procedimento segreto
Una storia lunga circa cinquant’anni, quella che ha portato il tiramisù a guadagnarsi il titolo di dolce più amato e replicato dagli italiani. Questo dessert a base di uova e zucchero è nato a Treviso negli anni Settanta, ma la sorte a cui è andato incontro lo ha fatto diventare un vero e proprio “must have” che le pasticcerie di tutta Italia hanno accolto e stravolto in una moltitudine di ricette.
Se la preparazione tradizionale voleva il rigoroso impiego dei savoiardi inzuppati nel caffè, con gli anni le sostituzioni elaborate sono divenute molteplici: dall’utilizzo degli oro saiwa o dei pavesini come base, all’aggiunta di panna nella crema. E poi c’è il topping: alla scelta del cacao, come impone la tradizione, si è andata gradualmente affiancando la possibilità di impiegare frutta fresca, frutta secca, prodotti quali nutella, crema al pistacchio, crema alla nocciola e tanti altri ancora.
Tra le versioni più famose di questo dessert c’è sicuramente quella del più noto pasticciere d’Italia: Iginio Massari. Il suo segreto per la realizzazione di un tiramisù sorprendente e delizioso al gusto è tutto nella crema. Scopriamo insieme quali sono i passaggi della sua fortunatissima ricetta.
Tiramisù buonissimo, ecco come farlo: la ricetta segreta di Iginio Massari
Solo Iginio Massari sarebbe potuto riuscire nell’impresa di migliorare la ricetta tradizionale del tiramisù, che ha avuto larga fortuna in ogni parte d’Italia. Il segreto del pasticciere per ottenere un dessert che sia ancora più delizioso dell’originale è tutto nella crema.
Nello specifico, la preparazione di Massari prevede la realizzazione di due creme: la prima si ottiene tramite il solo impiego di mascarpone e panna; la seconda, invece, è una semplicissima crema pasticciera la cui colorazione giallo acceso è data dall’impiego di parecchi tuorli.
In seguito, le due creme andranno mescolate per formare quella definitiva, che ricoprirà il nostro strato di savoiardi o di oro saiwa, a seconda delle preferenze. Quanto al topping, abbiamo l’opportunità di sbizzarrirci letteralmente e di completare il tiramisù come più gradiamo.
Una variante che, oltre a distanziarsi notevolmente dalla ricetta originale, scongiura anche qualunque tipo di rischio collegato all’impiego di uova crude. Insomma, una preparazione destinata a farci venire l’acquolina in bocca: parola del pasticciere più amato d’Italia.