MACERATA – Torna a Macerata per trascorrere la Pasqua con la compagna e vine arrestato: era latitante da circa un mese.
In manette un campano di 64 anni, responsabili di aver commesso la rapina ai danni al bar Ninetto di Macerata. L’individuo, pluripregiudicato per rapina, porto abusivo di armi, furto ed altro, dopo complesse e laboriose indagini condotte dalla Squadra Mobile, anche con l’ausilio di mezzi tecnologici e informatici, era stato individuato dagli investigatori della Polizia di Stato come l’autore della rapina perpetrata il 17 marzo scorso ai danni dell’Ufficio Postale di Macerata in Via Lorenzoni e di un’altra rapina commessa a Jesi (AN) ai danni di una tabaccheria.
Le ricerche del latitante effettuate nel weekend pasquale, hanno condotto nella serata di sabato i poliziotti della Questura nei pressi di un piccolo borgo nel comune di Apiro dove lo stesso si era rifugiato. I poliziotti dopo un lungo appostamento hanno fatto irruzione nel casolare abbandonato, ma il ricercato era riuscito a fuggire pochi minuti prima, visto che il camino era ancora acceso. All’interno del casolare sono stati trovati un passamontagna, una pistola a salve simile alle armi in dotazione alle forze di Polizia con una scatola di colpi, un paio di guanti neri ed altro materiale.
Il fuggiasco, una volta catturato, ha poi raccontato alla Polizia di aver trascorso la notte nei boschi. Il giorno di Pasqua, nonostante la ricorrenza festiva, gli uomini della Squadra Mobile hanno intensificato l’attività di indagine e proprio quando il malvivente si sentiva piu’ tranquillo, le indagini hanno dato i suoi frutti. Nel pomeriggio del giorno di Pasqua nelle campagne maceratesi, i poliziotti hanno circondato un B&B dove gli agenti erano certo fosse presete il latitante. Poco dopo hanno fatto irruzione: all'interno della struttura hanno trovato il rapinatore in compagnia di una donna.
L’uomo, colpito da un’Ordine di cattura emesso dal Tribunale di Macerata, tentava per l’ennesima volta di fuggire ma è stato subito bloccato e arrestato.