ATTUALITA' – Il trasloco bollette viene attuato quando si entra in una nuova casa oppure, più semplicemente, quando si sceglie di cambiare fornitore di luce e gas.
Scopriamo insieme come funziona e quali sono i passaggi da seguire per attivare luce e gas all'insegna della massima sicurezza e tranquillità.
Trasloco bollette: come sottoscrivere un contratto di fornitura
Prima di muoversi al fine di attivare luce e gas nella maniera migliore possibile in un'evenienza di trasloco bollette, è necessario sottoscrivere un contratto. Quest'ultimo richiede una procedura ben precisa, che varia in base alla situazione nella quale ci si trova per la propria utenza domestica. Ecco alcune delle condizioni che possono verificarsi con maggiore frequenza:
- Prima di tutto, si potrebbe avere a che fare con un contatore assente. Una condizione del genere si verifica all'interno di un'abitazione che viene popolata per la prima volta. In tali occasioni, bisogna allacciare la fornitura ed è necessario circa un mese di lavori.
- Se invece si è alle prese con un contatore mai attivato, bisogna richiedere la sua attivazione per la prima apertura. In queste circostanze, il costruttore si è limitato soltanto a richiedere la posa del contatore stesso, ma non l'ha ancora fatto entrare in azione.
- Se il contatore è stato attivato in passato e l'inquilino precedente lo ha chiuso, bisogna muoversi per effettuare il subentro.
- Infine, se bisogna gestire un contatore attivo, ci si deve muovere per cambiare intestatario. Questa operazione è nota con il semplice nome di voltura e si concretizza contattando il fornitore precedente e inserendo i dati relativi a entrambi gli inquilini in successione.
Inoltre, bisogna rivolgere molta attenzione ai prezzi relativi al trasloco bollette, che dipendono proprio dallo stato del contatore stesso.
Come muoversi con il vecchio fornitore di luce e gas
Cosa bisogna fare se si deve interagire con il vecchio fornitore di luce e gas prima di procedere al trasloco bollette? Due sono le opzioni possibili, ossia la voltura o la cancellazione definitiva del contratto stipulato. Il primo caso coincide con l'arrivo di un nuovo intestatario, mentre il secondo scatta se l'abitazione non viene comprata in poco tempo e resta in vendita. Nella prima circostanza, il nuovo inquilino deve darsi da fare per effettuare in piena autonomia la voltura e intestarsi il nuovo contratto. Nella seconda ipotesi, la disdetta va comunicata direttamente dal vecchio inquilino, che deve chiamare il servizio clienti, contattare il fornitore e compilare una serie di documenti specifici. Non è assolutamente facile decidere se cambiare fornitura o meno dopo il trasloco bollette. Quest'ultimo corrisponde a uno spunto interessante per mettere a confronti le varie offerte luce e gas, dando un'occhiata approfondita a ciascuna opportunità e trovando quella più adatta alle proprie esigenze. Anche in questa circostanza, un'elevata incidenza viene attribuita allo stato del contatore. Se è attivo, si effettua la voltura e poi il cambio di fornitura senza alcuna spesa aggiuntiva e con un servizio continuato. Se il fornitore, invece, non viene cambiato, ci vuole un subentro o una voltura. Sia in una situazione sia nell'altra, deve occuparsi di tutto il procedimento il fornitore.
Voltura e subentro: caratteristiche principali
Come già detto in precedenza, per quanto riguarda il trasloco bollette, un'elevata importanza viene attribuita alla voltura e al subentro. Quali sono le caratteristiche principali di questi due elementi?
- La voltura scatta quando si ha a che fare con un contatore attivo e bisogna modificare solo il nome dell'intestatario.
- Il subentro viene attivato quando il contratto precedente non è più in vigore, anche se il contatore è in funzione e prevede il ripristino della fornitura.
Sono dunque due operazioni simili e al tempo stesso con numerose differenze, i cui costi dipendono in misura notevole dal genere di contratto che si ha intenzione di stipulare. Inoltre, per avere a propria completa disposizione una nuova attivazione di luce e gas, è necessario un determinato arco di tempo, che dipende prettamente da aspetti burocratici. Per quanto riguarda la voltura, ci vogliono complessivamente quattro giorni lavorativi, due dei quali per l'invio delle informazioni e altri due per la registrazione. Il subentro, invece, richiede sette giorni per un contratto luce e dodici per il gas. In entrambi i casi, ci vogliono due giorni per le informazioni e i restanti per i vari passaggi della pratica. Se il distributore non riesce a rispettare tali scadenze, deve corrispondere al cliente un risarcimento economico che può anche oltrepassare la soglia dei 100 euro. Tutte le informazioni più precise sono su: https://luce-gas.it/trasloco.
Alcuni esempi pratici nel trasloco bollette
Sono stati dunque elencati i parametri principali che intervengono nell'elaborata operazione relativa al trasloco bollette. Tuttavia, le cose possono ulteriormente cambiare in base al fornitore con il quale si ha a che fare. Per esempio, con Enel Energia bisogna portare avanti una sequenza di interventi differente rispetto a Eni Gas e Luce o a qualsiasi altra compagnia operante nel settore. Altre variazioni possono verificarsi di città in città, con modalità e costi ben differenti che devono essere tenuti in considerazione quando si ha la necessità imminente di un trasloco di bollette.