MARCHE â Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Puglia e Molise fanno fronte comune in difesa dellâAdriatico e dello Ionio.
Si sono riuniti, a Termoli, per concordare una linea comune in difesa dellâambiente marino a rischio trivellazioni a seguito dello Sblocca Italia, i presidenti delle Regioni Abruzzo (Luciano DâAlfonso), Basilicata (Marcello Pittella), Molise (Paolo di Laura Frattura), Puglia (Michele Emiliano), il vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini, e per la Calabria lâassessore allâambiente, Antonella Rizzo. Erano inoltre presenti gli assessori allâambiente di Abruzzo (Mario Mazzocca), Basilicata (Aldo Berlinguer) e Molise (Vittorino Facciolla).
Alla riunione, aperta dai saluti del sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca, ha partecipato anche lâeuroparlamentare croato, relatore della Strategia della Macroregione Adriatico-Ionica, Ivan Jakovcic. I presidenti hanno confermato il loro no netto ad opere di trivellazione nei mari Adriatico e Ionio, ribadendo comunque lâintenzione comune di avviare un dialogo con il Governo. La posizione di confronto, per le Regioni, rimane prioritaria, anche se le stesse sono pronte a valutare la praticabilitĂ , quale estrema ratio, di tutti gli strumenti previsti dallâOrdinamento. Nel corso della riunione è stata messa in evidenza, in unâottica di difesa globale delle coste adriatiche, lâimportanza della partecipazione dellâeuroparlamentare Ivan Jakovcic a testimonianza dellâattenzione transnazionale che il tema delle trivellazioni in mare richiama. In questo senso Jakovcic ha invitato le Regioni a farsi portavoce presso il Governo per elaborare una nuova strategia di sviluppo dellâAdriatico in chiave europea in grado di favorire una crescita compatibile con lâambiente. Prima occasione di confronto con il Governo sarĂ il prossimo 29 luglio, quando al Ministero dello sviluppo economico è stato convocato il tavolo per discutere la compatibilitĂ ambientale del metodo esplorativo âAirgunâ. In questa sede le sei Regioni faranno presente al Mise di essersi costituite, per le questioni di tutela ambientale, portatrici di un unico interesse regionalistico. Dalla riunione di Termoli è emersa infatti la volontĂ di istituzionalizzare il coordinamento creando anche unâagenda politica in grado di dare corpo a una nuova idea di regionalismo. Il coordinamento delle sei Regioni ha intenzione di coinvolgere la Regione Campania, auspicando una rinnovata partecipazione della Regione Emilia Romagna. I presidenti si sono aggiornati al prossimo 18 settembre a Bari, in occasione della Fiera del Levante.