Tumore alla vescica, diagnosi in aumento in Italia: tra i fattori di rischio si annoverano esposizione a sostanze chimiche, e soprattutto al fumo
Le diagnosi di tumore alla vescica sono esponenzialmente aumentate in Italia, come riferiscono i dati della Fondazione Umberto Veronesi. Nel 2022, a questo proposito, sono stati oltre 29.000 i pazienti che hanno sviluppato un cancro alla vescica, con un’incidenza che ha superato dell’8% i dati del 2017.
Un tumore, quello della vescica, non particolarmente aggressivo nella sua manifestazione, ma con un rapporto tra incidenza e mortalità tutt’altro che da sottovalutare. Sono circa 6.000, infatti, le persone che ogni anno perdono la vita a causa del tremendo male.
Gli esperti della Fondazione Umberto Veronesi, nell’indagare le cause che espongono al rischio di cancro alla vescica, hanno riscontrato una maggiore probabilità di sviluppare questo tipo di tumore nei soggetti fumatori. Approfondiamo, dunque, qual è la correlazione tra cancro alla vescica e fumo (sia attivo che passivo).
Tumore alla vescica, diagnosi in aumento: il fumo è un fattore di rischio
L’allarme lanciato dalla comunità scientifica parla chiaro: la sempre maggior incidenza del tumore alla vescica è un dato ricollegabile all’esposizione a sostanze chimiche nocive, ma soprattutto al fumo (sia attivo che passivo).
Le cause che determinano lo sviluppo del cancro alla vescica, d’altra parte, sarebbero da ricollegare soprattutto allo stile di vita dei pazienti affetti. Gli esperti della Fondazione, a questo proposito, sottolineano quanto i fumatori corrano un “rischio almeno tre volte più elevato” di sviluppare un tumore alla vescica.
I dati forniti dagli esperti relativamente al 2022 dipingono uno scenario preoccupante specialmente in riferimento alla popolazione femminile. Il numero di donne affette da cancro alla vescica è infatti esponenzialmente aumentato, e ciò a fronte della loro sempre maggior esposizione al fumo passivo rispetto al passato.
Oltre al fumo, poi, un ulteriore fattore di rischio da non tralasciare è proprio l’inalazione di sostanze chimiche nocive, che spesso ci ritroviamo a respirare – più o meno consapevolmente – soprattutto nei contesti di lavoro.
Il consiglio degli esperti della Fondazione, pertanto, non può che essere quello di seguire uno stile di vita che sia il più equilibrato e sano possibile. Tenersi lontani dal fumo è, sotto questo punto di vista, la prima operazione che ciascuno di noi è chiamato a compiere per scongiurare il rischio di contrarre un cancro alla vescica.