MARCHE â I turisti stranieri che hanno scelto la nostra regione nei primi sei mesi dellâanno hanno speso 92 milioni di euro, in diminuzione del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Un andamento che risulta in controtendenza rispetto alla media nazionale (+5,7%) e colloca le Marche al 14° posto tra le regioni italiane.  Lâanalisi è dellâUfficio Studi di Confartigianato Marche che ha elaborato i dati Banca dâItalia . 40 milioni di euro è stata la spesa dei turisti in provincia di Ancona, 31 a Pesaro Urbino, 12 a Macerata,  Ascoli Piceno 7 milioni e 2 a Fermo.
Lâanalisi dei dati rende fondamentale operare nellâottica di una maggiore integrazione tra il turismo costiero e quello dellâentroterra anche proseguendo la strada della destagionalizzazione della domanda tramite lâorganizzazione di eventi, percorsi, istaurando cosĂŹ un circolo virtuoso tra valorizzazione del territorio e le tante nostre eccellenze, sviluppando un âapproccio di filieraâ. Importanti driver in questo senso, ma non solo, sono le nostre produzioni alimentari di qualitĂ dove operano moltissime  micro e piccole imprese artigiane.
Occorre instaurare un circolo virtuoso tra valorizzazione del territorio e Made in Italy afferma Giorgio Cippitelli segretario di Confartigianato Marche. Per far questo, lâofferta turistica dovrĂ essere sviluppata in una logica di integrazione tra le risorse disponibili ed in ogni suo aspetto: artigianato, cultura, ambiente, storia, enogastronomia. La valorizzazione dellâartigianato è infatti anche valorizzazione dei territori, della cultura, della storia e dello stile e della qualitĂ . Un processo di sviluppo del sistema turistico non può prescindere da questa realtĂ .
Eâ necessario, ribadisce il segretario regionale di Confartigianato Giorgio Cippitelli,  puntare su turismo e cultura, promuovendo le esperienze artigiane in chiave moderna. Ad esempio valorizzare le produzioni artigiane utilizzando le radici culturali (storiche, artistiche, ecc.) e consentendo alle attivitĂ tradizionali e artistiche di affacciarsi sui canali nuovi di commercializzazione. In questo contesto lâartigianato artistico è uno dei filoni e degli interventi del turismo nuovo e diverso in grado di sostenere questo necessario processo di crescita turistica, di divulgare una immagine di qualitĂ Â del prodotto made in Italy, di accendere i riflettori su realtĂ sociali ed economiche meno note ma tipiche e di eccellenza.
Dallâintegrazione di tutti questi elementi emerge tutta la forza attrattiva delle Marche, con gli artigiani e le piccole imprese che possono assumere un ruolo da protagonisti nellâofferta turistica e ricettiva regionale.