VOLLEY – Una super Medea vince il derby con la Paoloni Appignano e mette la freccia per il sorpasso sui giovani di casa Lube al terzo posto in classifica.
Un grande pubblico al Fontescodella ha fatto da cornice ad una partita sentita da ambo le parti e che ha offerto un grande spettacolo di pallavolo, con alcuni scambi e situazioni di gioco degne di palcoscenici maggiori. La spunta per 3-1 (19-25, 25-17, 16-25, 19-25) la squadra di Francesco Bernetti che chiude un trittico di vittorie, tutte con lo stesso punteggio, in questo mese di gennaio e, al termine del girone di andata, si issa ad un insperato quanto meritato terzo posto in classifica. Formazione tipo in casa Paoloni, mentre per la Medea indisponibili Ortolani e Grassi, sostituiti in panchina da Francesco Del Gobbo e Damiano Santarelli, con il sestetto tipo in campo. Dopo un buon avvio della Medea la Paoloni registra la ricezione e si porta avanti fino al 16-11, ma non fa i conti con il servizio flottante di Giovanni Marra che mette in crisi i ricettori di coach Rosichini e il pareggio è servito a quota 17. Sul turno di battuta di Leonardo Scuffia la Medea scava il solco decisivo grazie ai muri e ai primi tempi vincenti di un ottimo Molinari e il primo set è chiuso 19-25.
Nel secondo parziale la Paoloni alza il livello di gioco, sfonda con costanza al centro con un Marco Vitelli sempre puntuale ma non riesce ad allungare e si va al secondo time out sul 16-15. Al rientro in campo però la Medea si disunisce, comincia a sbagliare in ricezione e in attacco e a nulla servono gli ingressi di Cenci per Scuffia e Paoletti per Paterniani per invertire un set compromesso da troppi regali.
L’equilibrio iniziale regna solo nelle prime battute anche nel terzo set poi la Medea comincia a macinare gioco e prende il largo. Ficcante al servizio e precisa a muro e in difesa, la squadra bianco verde vola trascinata da un Paterniani implacabile in contrattacco e per la Paoloni non c’è niente da fare.
Il copione si ripete nel quarto set. Break e contro break nella fase iniziale, poi la ricezione Paoloni va in apnea, inutili i cambi voluti da Rosichini, l’attacco soffre contro il muro di Fiori e Molinari e anche Vitelli, fino ad allora una certezza per i suoi, viene arginato a muro, segno inequivocabile della resa finale della squadra di casa. Sull’ultimo punto esplode la gioia in casa Medea per una vittoria che vale tantissimo per la classifica, per il morale e per la supremazia contro la giovane, e molto valida, formazione appignanese (quinto successo consecutivo per la Medea considerando anche la scorsa stagione in serie C).
Il terzo posto è un risultato straordinario per questo gruppo, forse inatteso ad inizio stagione, ma conquistato sul campo a suon di ottime prestazioni e che premia il lavoro settimanale in palestra. “Siamo molto contenti di questa vittoria – ha commentato al termine della gara l’opposto Leonardo Scuffia, autore di una prova maiuscola – e del terzo posto raggiunto al termine del girone di andata. Un risultato che non ci aspettavamo e che premia il grande lavoro di tutti i ragazzi e dello staff tecnico. Il nostro segreto è il gruppo, stiamo bene insieme e lavoriamo al meglio in palestra e fuori e tutti sono in grado di dare il loro contributo decisivo. L’obiettivo della salvezza è ad un piccolo passo ma ci piacerebbe toglierci delle soddisfazioni nel girone di ritorno e provare, magari, a fare uno scherzetto alla capolista Spoleto”.
Soddisfatto della prova della squadra e della sua prima parte di stagione anche Giovanni Marra, lo schiacciatore calabrese arrivato quest’anno a Macerata: “Siamo molto soddisfatti di quanto fatto finora e non vogliamo fermarci. Personalmente sono reduce da un brutto infortunio ma ho recuperato bene e in fretta e non posso che essere contento di questo momento. Sono nuovo in questa squadra ma mi trovo benissimo in un gruppo fantastico e il mio bilancio complessivo è sicuramente positivo”.
Dopo la sosta di questo week end, la Medea tornerà in campo il 7 febbraio a Viterbo, penultima in classifica, prima di ricevere a Macerata il Montorio al Vomano, seconda a più uno sui bianco verdi, altra partitissima con vista sulla piazza d’onore alle spalle dell’imbattuta Spoleto.