MARCHE – La vendemmia “vola” verso il milione di ettolitri, con una bottiglia su quattro che sarà ottenuta da uve biologiche.
Ad affermarlo è la Coldiretti Marche sulla base dei primi risultati della raccolta, con le operazioni che in alcune zone sono state concluse, mentre in altre sono nel pieno, maltempo permettendo, soprattutto per le varietà di rosso. Confermata al momento la crescita rispetto allo scorso anno di circa il 10 per cento, ma ottimi risultati si registrano soprattutto dal punto di vista della qualità dei grappoli. In aumento, nota Coldiretti, anche l’incidenza delle superfici bio. Nello spazio di un paio d’anni gli ettari coltivati a uva secondo il metodo biologico sono praticamente triplicati, passando da 1.100 ha a 3.800 ha, quasi un quarto dell’intera superficie vitata regionale. Una percentuale che fa delle Marche la regione con la maggior percentuale di vigne bio sul totale.
“Quello del vino biologico è un mercato che ha dato segnali di crescita in questi ultimi anni e che sta cercando di recuperare il ritardo accumulato rispetto ad altri prodotti, anche se il sistema di certificazione è senza dubbio più complicato – spiega Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche e produttore vitivinicolo a Fano -. A livello più generale, il bilancio della vendemmia può essere sino ad oggi sicuramente positivo, con una qualità davvero eccellente delle uve”.
Nelle Marche, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, sono attive complessivamente 14.200 aziende, per una superficie complessiva di circa 16.200 ettari. L’80 per cento delle uve raccolte viene utilizzato per la produzione di vini Doc e Docg e biologici che stanno incontrando un successo sempre maggiore. Non a caso negli ultimi anni ha fatto registrare un vero e proprio boom il fenomeno della vendita diretta grazie alle circa 1.100 cantine che commercializzano bottiglie e dame e organizzano iniziative di degustazione sul territorio regionale. Il 30 per cento dei Punti di Campagna Amica, la rete promossa da Coldiretti degli agricoltori che commercializzano senza intermediazioni, ha puntato proprio sul nettare di Bacco.