Il ritorno in zona gialla allenta diverse restrizioni.
Ecco cosa si potrà fare e cosa no:
SPOSTAMENTI
In zona gialla gli spostamenti sono liberi all’interno del territorio regionale: da lunedì quindi si può uscire dal proprio comune senza autocertificazione, fra le 5 e le 22. Fino al 5 marzo rimane infatti il «coprifuoco»: fra le 22 e le 5 del mattino, quindi, è possibile spostarsi solo per motivi di lavoro, di salute o situazioni di necessità, portando con sé l’autocertificazione. Stando alle Faq del governo, chi va a trovare un parente o un amico deve rientrare per le 22. Le visite a parenti e amici sono consentite fra le 5 e le 22 una sola volta al giorno, a un massimo di due persone (oltre a eventuali figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti che vivano con loro). Non ci sono limiti di orari nel caso si vada a fare assistenza a un parente non autosufficiente: è uno spostamento dovuto a stato di necessità.
Non si può ancora uscire liberamente dalla Regione: fino al 15 febbraio questi spostamenti sono permessi solo per motivi di lavoro, necessità o salute. Chi ha una seconda casa in un’altra regione può andarci, purché la proprietà o l’affitto di lunga durata esistessero già prima del decreto del 14 gennaio.
Vale la pena ricordare che chi scrive il falso nell’autodichiarazione rischia conseguenze penali.
In zona gialla è possibile andare a far spesa in un altro comune, purché non si esca dai confini regionali. Aperte le medie e grandi superfici di vendita. «Nelle giornate festive e prefestive – dice il sito del governo – sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole».
BAR E RISTORANTI
In area gialla, spiega il sito del governo, «è possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice Ateco 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice Ateco 47.25). La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti». Restano vietati gli assembramenti e, all’esterno, il consumo in prossimità dei locali. Dopo le 18 si può consumare solo negli esercizi nelle aree di servizio nelle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, garantendo il distanziamento. «La sospensione di attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi include anche la sospensione delle attività interne di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione a favore del proprio corpo associativo», poiché è un’attività collaterale.
SPORT E PASSEGGIATE
L’attività sportiva è consentita all’interno dei confini regionali. Via libera alle passeggiate, anche con gli animali, fra le 5 e le 22. Consentite anche caccia e pesca in regione. Resta sospesa l’attività di palestre, piscine e centri benessere e termali (a parte le attività riabilitative e terapeutiche e gli allenamenti degli atleti professionisti e non per gare di rilevanza nazionale riconosciute da Coni o Cip). Ancora vietati gli sport di contatto.
MUSEI, FESTE, RIUNIONI
Restano i divieti su assembramenti e feste. L’assemblea di condominio può essere fatta «in presenza» rispettando le distanze e indossando le mascherine, anche se è «fortamente consigliata» la modalità a distanza. Per quanto riguarda la cultura, «il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) – si legge sul sito del governo – è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con modalità di fruizione contingentata e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre». Le cerimonie religiose sono consentite (e si può andare in luoghi di culto fuori comune) nel rispetto delle norme anti-contagio.