TURISMO – Con l’arrivo della primavera, sopraggiunge anche la piacevole incombenza di programmare le prossime vacanze estive.
In realtà i più lungimiranti hanno già provveduto, ma è indubbio che questo è il periodo in cui – in virtù di una maggiore chiarezza per quanto riguarda le tempistiche e le date lasciate libere da studio, lavoro e obblighi familiari – si concentra il maggior numero di prenotazioni.
Che si parli di studenti o lavoratori, con o senza famiglie al seguito, i viaggi low cost rappresentano la fetta di mercato più consistente. Infatti, a prescindere dalle condizioni economiche del potenziale cliente, la possibilità di viaggiare e risiedere in un luogo di villeggiatura a prezzi contenuti rappresenta un’occasione che in molti vogliono correre. Il low cost mette il turista medio nelle condizioni di disporre di un plafond di spesa maggiore, utile sia in casi di emergenza, sia qualora si decida di concedersi un lusso inizialmente non preventivato.
Un rituale che si ripete
L’alto volume delle richieste di viaggi low cost rappresenta il motivo principale per cui, sempre in questo periodo, si moltiplicano le segnalazioni, le classifiche e i suggerimenti più o meno autorevoli per quanto riguarda le mete a prezzi contenuti. Un rituale a cadenza fissa annuale, che oscilla tra giornalismo d’evasione – o “da spiaggia”, verrebbe da dire, visto il tema – e velleità più o meno legittime di trend setting.
Le testate online più autorevoli fanno a gara per distillare le informazioni più affidabili provenienti dai principali tour operator, stilando liste e graduatorie. Tra le destinazioni suggerite, ne abbiamo scartate alcune decisamente troppo fantasiose (ad esempio, è vero che a La Paz, in Bolivia, si può arrivare a spendere meno di 20 € al giorno, cui però va aggiunto il costo del viaggio, decisamente sostenuto) e selezionate altre che, secondo più di una fonte (parliamo ovviamente di fonti dalla reputazione specchiata quanto ad affidabilità) rappresenteranno i trend del 2018.
Dhermi, Albania
Per una vacanza balneare nel cuore del Bacino Mediterraneo – sponda est dell’Adriatico, per la precisione – le coste albanesi sono l’ideale. Spiagge accoglienti e pulite, strutture adeguate (anche le più spartane), clima stabile, personale cortese e preparato con il surplus – nella maggior parte dei casi – di conoscere l’italiano: questi i vantaggi. Svantaggi: praticamente nessuno, fatta parziale eccezione per una rete stradale in parte ancora carente ma in via di rapido sviluppo, soprattutto nella zona costiera. Dhermi è a oggi la Rimini albanese, meno caotica e più a dimensione familiare. Ciò malgrado, non manca la vita notturna, anzi…
Lago Balaton, Ungheria
Quella parte di continente che si trova dietro la ex-Cortina di Ferro è da sempre (o quantomeno dagli anni novanta del secolo scorso, per ovvie ragioni) la meta privilegiata dei vacanzieri low cost. E questa zona lacustre, che aggetta attorno al più grande bacino idrico naturale dell’Est Europa, ha guadagnato molti punti nell’indice di gradimento dei turisti italiani in cerca di occasioni a buon mercato. Le strutture ricettive dei villaggi e delle cittadine che sorgono intorno al lago non sono sempre (o quantomeno non sono ancora) equiparabili agli standard dell’Europa Occidentale. In compenso, le acque limpide e cristalline del lago e la ricchezza faunistica del parco nazionale che lo circonda fanno di questa località la meta ideale per gli amanti delle escursioni e della natura.
Punta Cana, Repubblica Dominicana
D’accordo, stiamo parlando di una destinazione lontana, pertanto una certa spesa per il viaggio bisogna metterla in conto. Tuttavia, se proprio non sapete o non volete rinunciare al vostro desiderio di godervi le vostre meritate vacanze sotto il sole dei Caraibi, questa località affacciata sull’estremo versante est della Repubblica Dominicana è quello che cercate. Prenotando per tempo, infatti, un volo per Santo Domingo può costare poco più di 300 € (cui bisogna aggiungere lo spostamento su strada, in bus, della durata di tre ore e mezza ma dal costo contenuto: l’equivalente di circa 8 euro e cinquanta centesimi), mentre la spesa media una volta giunti a destinazione può ridursi anche a poche decine di euro quotidiane, dato il costo ridotto della maggior parte dei generi di prima necessità e delle strutture ricettive. Ristorantini sulla spiaggia inclusi.
Tallin, Estonia
La meta ideale per chi non sopporta l’afa asfissiante e predilige le vacanze a sfondo culturale rispetto al relax balneare. La parte vecchia della città è un magnifico borgo medievale che conserva intatto il suo fascino e offre scorci magnifici praticamente a ogni angolo. Senza contare che, con un moderato investimento supplementare, è possibile visitare i laghi e le foreste circostanti, degli autentici paradisi naturalistici. Il costo della vita in Estonia è ridotto, in più le strutture sono efficienti, la burocrazia snella e i servizi puntuali e all’avanguardia.
Lanzarote, Spagna
La meno battuta delle tre grandi isole che compongono l’arcipelago delle Canarie è, per paradosso, proprio quella che sta tenendo alta la bandiera di questo territorio dal punto di vista turistico, in un momento in cui quelli che un tempo erano dei clienti pressoché fissi sembrano preferire decisamente altre destinazioni. In rapida rimonta rispetto a Gran Canaria e Tenerife, grazie ai suoi suggestivi scorci naturalistici, compresi tra il Parque Nacional de Timanfaya e le bellissime spiagge di Órzola.