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Terremoto, crolla il turismo: sindaci e operatori uniti per studiare strategie comuni

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michael

VISSO – Una stagione turistica con numeri in aumento vicini al 10- 15% in termini di flussi in tutto il territorio marchigiano e che si è drammaticamente interrotta il 24 agosto scorso, segnando un calo delle prenotazioni pressoché totale e generalizzato dopo il sisma.

E’ un dato emerso nella riunione operativa di ieri alla sede del Parco Nazionale dei Sibillini,a Visso ( MC) dove l’assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni,  a un mese dalle scosse più violente, ha chiamato a raccolta i sindaci dei comuni colpiti, le associazioni di categoria, gli operatori e gli imprenditori turistici per fare il punto della situazione,ascoltare le esigenze e le proposte e condividere strategie comuni per una programmazione mirata a ripristinare e migliorare l’offerta turistica dell’area interessata.

Moderato dal presidente del Parco nazionale dei Sibillini, l’incontro è stato molto partecipato. Sono intervenuti, oltre al sindaco di Visso, i presidenti della Provincia di Macerata, di Fermo e di Ascoli Piceno, moltissimi altri sindaci dei comuni più colpiti, i rappresentanti di Confindustria Turismo, Confcommercio , Confesercenti, Cna ,Federalberghi Marche, Uncem, i rappresentanti del Gal Piceno, il Vescovo di Camerino e molti operatori turistici privati. C’è una forte e determinata volontà di tutti a rilanciare l’offerta turistica di tutte le Marche – colpite oltre che dal sisma anche da un’ondata mediatica negativa che nuoce in termini di economia del turismo all’intero territorio, anche quello non danneggiato – con particolare attenzione all’entroterra ferito, alla sua promozione e valorizzazione delle eccellenze culturali e naturalistiche.

“ Abbiamo voluto questo confronto – ha sottolineato Pieroni – per avere un quadro organico della situazione, per condividere insieme i percorsi da intraprendere, una volta superata la fase di emergenza. Sappiamo tutti che il turismo è vitale ed essenziale per questi luoghi ed è volontà della giunta regionale tenere alta l’attenzione dei massimi vertici nazionali su questa che è un’altra priorità per ricostruire il patrimonio non solo edilizio ma anche immateriale, oltre al tessuto economico . Come del resto il recupero dei beni culturali che rappresentano la prima voce di attrazione turistica in questi territori. Vogliamo creare subito quindi un gruppo di lavoro , un tavolo operativo dedicato, snello e propositivo con i comuni e con le associazioni di categoria economiche e turistiche per tracciare le linee di intervento in tempi rapidi. Il Servizio Turismo della Regione- ha proseguito Pieroni – ha già inviato ai comuni e alla organizzazioni di categoria un formulario per avere una stima dei danni alle strutture recettive incrociando i risultati con le verifiche e sopralluoghi effettuati dai comuni . Entro il 7 ottobre potremo avere un quadro più preciso e quindi saremo in grado di intervenire con una campagna di comunicazione e promozionale efficace e mirata e di calibrare i nostri messaggi promozionali anche sui mercati esteri. Dobbiamo lavorare tutti insieme e fare squadra – ha concluso – per poter dire nel 2017 che le Marche sono pronte ad essere la terra accogliente di sempre.“

Pieroni ha anche ricordato che due progetti finanziabili dalla risorse europee – le vie ciclabili ei Cammini lauretani e francescani – possono rappresentare anche per le zone interne terremotate un’opportunità di rilancio e di attrattiva di investimenti. In maggioranza gli intervenuti , dopo aver ricordato che la stagione turistica era lanciata su cifre da tutto esaurito e che finalmente si rivedevano gli stranieri, hanno chiesto alla Regione di attivare canali dedicati di promozione delle zone colpite, incentivi e sgravi fiscali per il settore turistico. In molti hanno anche proposto di rilanciare le eccellenze culturali attraverso mostre dedicate durante tutto l’anno. Attenzione particolare è stata richiesta anche per la manutenzione delle strade di collegamento e per gli impianti di risalita delle stazioni sciistiche marchigiane.

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