La vista è uno dei sensi fondamentali per svolgere le attività della vita di tutti i giorni. Ma cosa succede se iniziamo a vedere offuscato? La scienza ci spiega le ragioni.
La vista è uno dei sensi più importanti. Assieme a tatto, udito, gusto e olfatto rappresenta una delle 5 abilità imprescindibili per lo svolgimento delle attività di ogni giorno. Recenti studi si sono concentrati su un fenomeno sempre più diffuso nella nostra contemporaneità: l’offuscamento della vista. Mi è mai capitato a fine giornata di iniziare a vedere le luci dei lampioni in maniera meno nitida o semplicemente di faticare a mettere a fuoco un qualsiasi oggetto nel vostro orizzonte visivo?
Se la risposta è sì la ragione potrebbe non essere riconducibile ad un banale abbassamento della vista dovuto all’età. La scienza parla di offuscamento della vista dovuto all’ansia e allo stress. Approfondiamo il tema cercando di soffermarci sulle ragioni scientifiche alla base di un simile risultato. Il sovraccarico di stimoli visivi a carico dei nostri occhi ha un nome, si chiama “astenopia” e indica una stanchezza oculare causata dall’eccessiva operatività dei bulbi oculari.
Nell’era degli spartphone, dei computer e e degli I-Pad, non dovrebbe di certo sorprendere l’incremento dei casi di astenopia o stress visivo. L’esposizione continua alla luce artificiale di questi dispositivi comporta sicuramente un affaticamento contro cui è necessario difendersi prendendo le opportune precauzioni, se non altro per le conseguenze a carico della nostra salute.
L’inefficienza della funzione visiva può essere innescata dalle errate abitudini a cui siamo sempre più predisposti a causa degli sviluppi dell’odierna tecnica. Lo sforzo eccessivo degli organi visivi può portare ad un degrado anticipato delle funzioni legate alla vista fino a determinare problematiche croniche di malfunzionamento. Il consiglio generale è sempre quello di sottoporsi a test medici, in questo caso ad una visita oculistica.
Ma siamo sicuri che sia solo la luce blu a deteriorare le funzioni della vista? Non proprio. Recenti studi ascrivono il presentarsi dell’astenopia a condizioni di ansia e stress eccessivi. Lo stress visivo si manifesta attraverso tremori delle palpebre, offuscamento della vista, infiammazioni, emicranie e, in alcuni casi, perdita momentanea della vista stessa.
Prima di diagnosticarti i sintomi da stress visivo assicurati che i responsabili dell’affaticamento non siano i tuoi stessi occhiali. Esistono numerosissimi casi di disturbo refrattivo da occhiale che vanno risolti recandosi dal proprio ottico. Iniziamo col parlare dei sintomi da affaticamento visivo.
Fra i più comuni rientrano il mal di testa, la vista offuscata, la visione doppia, la secchezza oculare, il prurito e l’irritazione circoscritta alla zona oculare, la nausea, l’ipersensibilità alla luce (fotofobia) e la presenza di macchie davanti gli occhi, la cosiddetta “maculopatia” (anche una ridotta o eccessiva lacrimazione può rappresentare un campanello d’allarme).
Il tremore alla palpebra che sicuramente avrete esperito almeno una volta nel corso della vostra vita potrebbe essere ascritto anche ad una mancanza di sali minerali. Come prevenire questi disturbi? Innanzitutto è bene tenere idratato e pulito l’occhi: esistono in commercio dei colliri naturali o artificiali in grado di ripristinare la normale idratazione oculare. Se sei abituato a lavorare molto al pc ricordati di distogliere lo sguardo dal monitor ogni 20 minuti, lavora sempre in condizioni di luminosità ottimali del monitor del tuo dispositivo.
Anche la grandezza dei caratteri dovrà aiutarti in questo senso: evita di costringerti a mettere a fuoco lettere troppo piccole. Fra gli esercizi che puoi fare per aiutare la vista a rilassarsi possono essere annoverati l’appoggiare ambo le mani sugli occhi mantenendo una respirazione costante (in questo modo si rilasseranno). Esercitare la visione periferica può essere ugualmente funzionale (consiste nel mettere a fuoco anche gli elementi che non sono centrali per il nostro campo visivo).