Come tenere nel migliore dei modi il proprio terrazzo con fiore e piante? Quali sono le tecniche più utili e sconosciute?
Per gli appassionati di piante, fiori ed alberi, è sempre un piacere avere una casa, o una villa, con un bel giardino, tenuto nel migliore dei modi. Senza erbacce, senza quelle piante, che magari possono anche causare problemi, o quelle spine, che possono fuoriuscire, recando fastidi soprattutto ai più piccoli.
Un terrazzo, per coloro che hanno meno pratica, non si cura solamente con una semplice annaffiatura tramite l’acqua. Ma ci vogliono anche dei prodotti speciali, che qualcuno ritiene utili solamente per altre cose.
La tecnica dello zucchero
Lo zucchero, è utilizzato, per preparare dolci, per metterlo nel caffè oppure anche per allontanare vari insetti. Intanto, arriva una tecnica sconosciuta dall’Australia, ossia, quella di tenere nel migliore dei modi il proprio terrazzo, tenendo sempre sotto controllo le proprie piante, senza che esse possano seccarsi e rischiare si morire.
Sappiamo che, in ogni terrazzo, composto da muri, con cemento, c’è il rischio della crescita di piante cosiddette “graminacee”, ossia, quelle che fuoriescono dalle mattonelle o marciapiedi.
Favoriscono purtroppo l‘allergia primaverile, quindi è opportuno rimuoverle. Quindi, invece di usare, prodotti chimici, andando in vari negozi, col rischio di rovinare l’intero prato, è meglio usare questa bianca polverina.
Seminiamo lungo il terreno, quantità di zucchero, nel centro, sotto le radici degli alberi che eviterà la germinazione di piante acide, dannose per tutto il terreno verde.
Testimonianze, provenienti proprio oltre Oceano, garantiscono che il risultato è garantito. Il terreno del nostro terrazzo, sarà sempre più fertile e le erbacce non cresceranno, evitando anche il rischio di doverlo danneggiare.
Iniziamo con un’annaffiatura iniziale di non più di 2 centimetri e le erbacce dovrebbero già subire le proprietà dello zucchero. Poi, bisogna rastrellare e pulire, per poi nutrire il nostro terreno con mix liquidi pieni di azoto. Terminato questo processo, bisogna annaffiare una seconda volta.
Davvero una tecnica fino ad ora sconosciuta, che se provata e fatta bene potrà garantire un prato all’inglese, elegante e dal colore verde chiaro, senza macchie che possono recare danni e fastidi anche alla sola vista.